Le pagelle di Midtjylland-Napoli: la marcia azzurra prosegue in Europa. Gabbiadini arte e freddezza, Callejon una freccia. Allan, Koulibaly ed El Kaddouri…

Reina 6: Nessuna colpa sul goal di Pusic da distanza ravvicinata, gestisce con la solita sicurezza le minime apprensioni nella sua zona di competenza, come in occasione della conclusione di Hansen.

Maggio 6: Ritorna titolare con la fascia da titolare per l’occasione. Minimi affanni nelle primissime battute di gara, poi emerge con convinzione sia in fase di copertura che in fase di spinta, dove non disdegna il contributo in fase di costruzione come in occasione del raddoppio di Gabbiadini.

Chiriches 6,5: Come in tutte le ultime uscite del romeno il contributo è inappuntabile. Sicuro nel leggere i movimenti avversari, sempre elegante nell’impostare dalla metà campo partenopea, accorto anche nel dispensare i falli più proprizi. Gli avanti del Midtjylland difficilmente trovano fortuna dalle sue parti.

Koulibaly 7: Fin dalle prime battute di gara è chiamato a fronteggiare con i soliti modi, rudi e allo stesso tempo puliti, il vivace attacco danese. Di tutt’altra pasta il lancio morbido con cui dalla metà campo pesca lo scatto di Callejon mettendolo a tu per tu con Andersen. Un assist a impreziosire la solita prestazione solida a cui ha ormai abituato Sarri e tutto il pubblico partenopeo. Il salvataggio sulla linea al settantacinquesimo è il gesto più evidente in una prestazione imperscrutabile.

Ghoulam 6,5: Il feeling con El Kaddouri è fin da subito discreto e l’algerino ha modo di spingere a modo suo, con grande continuità sull’out mancino creando più di una semplice apprensione alla retroguardia avversaria. In fase di non possesso la contesa non è particolarmente ardua con l’ex Saint Etienne sempre preciso nello spegnere qualsiasi accenno di velleità nella sua zona di competenza.

(Dall’80’ Strinic sv.)

Allan 7: Il brasiliano scuola Vasco è irrinunciabile. Il contributo in fase di non possesso è nell’ordinario, poco sollecitato dalle proiezioni avversarie. Spazio dunque alle prerogative offensive: non spreca mai un pallone in fase di costruzione, puntuale nel gestire i tempi ed è preziosissimo negli ultimi venti metri. Suo l’assist per Gabbiadini in occasione del raddoppio, scovato sapientemente nell’area di rigore.

(Dal 59′ Hamsik 6: Lavoro oscuro in una seconda frazione di gara in cui gli azzurri giostrano a ritmi molto più bassi. Garantendo il solito apporto positivo cercando lo spunto negli ultimi venti metri.)

Valdifiori 6: Garantisce il giusto ordine nella zona nevralgica del campo, minimi gli errori, sempre propenso alla scelta più efficace giostrando con sicurezza da vertice basso nella metà campo disegnata da Sarri. Non sempre prontissimo nel dettare la giocata in verticale.

David Lopez 6: Sostanza ed efficacia nell’annullare qualsiasi pretesa avversaria nella sua zona di competenza. La richiesta di Sarri è chiara e lo spagnolo risponde con sicurezza non sbagliando praticamente nulla. Cala leggermente alla distanza.

El Kaddouri 6,5: Approccio timido per il belga naturalizzato marocchino, poi l’impatto è particolarmente convincente. Sempre alla ricerca della giocata giusta, interpreta il ruolo in modo indubbiamente diverso rispetto a Insigne e Mertens. Scala a più riprese da interno a metà campo lasciando spazio alle folate di Ghoulam sull’esterno, in più di un’occasione prova la battuta a rete. L’assist di esterno per Higuain la perla con cui l’ex Torino chiude la sua ottima prestazione.

Callejon 7: All’impagabile lavoro in fase di non possesso si è sempre contrapposta la poca fortuna sotto rete nelle ultime uscite. L’ala tuttofare di Motril all’MCH Arena brucia però le tappe e poco prima dello scoccare del ventesimo di gioco brucia i diretti avversari e con un pregevole pallonetto al volo, in torsione, approfitta del millimetrico lancio di Koulibaly per il vantaggio azzurro. Manca la doppietta personale nella prima frazione di gara causa bravura dell’estremo difensore norvegese e un pizzico di sfortuna, il suo destro a giro che si stampa sulla traversa meritava maggiore fortuna.

(Dal 62′ Higuain 6,5: La sua sola presenza è ansia costante per gli avversari, prova lo spunto in paio di occasioni fino al gol del quattro a uno con cui consolida un bottino di otto reti stagionali. Il suo destro su invito, pregiato, di El Kaddouri è solo un miraggio per l’incolpevole Andersen.)

Gabbiadini 7,5: Non chiamatelo rincalzo, il risulltato potrebbe essere quello della sfida di stasera. L’intero repertorio  del numero 23 partenopeo è a completa a disposizione del pubblico danese. Il primo squillo è da attaccante vero: spunto bruciante a farsi trovare sul palo lontano e mancino velenoso in spaccata per un colpo da biliardo. La seconda rete dell’attaccante bergamasco è una gemma vera, un sinistro dolce e potente allo stesso tempo che s’infila all’incrocio da fuori aerea con buona pace dell’incolpevole Andersen. Chiude la contesa da esterno offensivo dopo l’ingresso di Higuain, segnali positivissimi per Sarri.

Sarri 7: Il suo Napoli va a memoria, cambiando l’ordine degli addendi, ben sei, il risultato non si sposta di un millimetro. Difesa compatta – salvo qualche minima imprecisione – bene la resa a metà campo fino ad arrivare al solito spettacolo in avanti. Punteggio pieno in Europa League ed un carico di entusiasmo per gli interpreti meno utilizzati. Basta un tempo per spegnere pretese e velleità della rivale più insidiosa del girone, emerge qualche apprensione di tropo – soprattutto nella seconda frazione di gara – per la furia del tecnico ex Empoli, ma la striscia positiva resta ben salda concentrando ogni proposito nell’ostica trasferta scaligera di domenica.

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