Sean Donnelly (Allsportsnews.uk) a SN: “Juventus ancora favorita ma occhio all’Inter. L’addio di Benitez al Napoli? Nessuna sorpresa…”

Visti dall’estero è la nuova rubrica di SpazioNapoli che di settimana in settimana intervisterà un giornalista straniero sui fatti di casa nostra. Uno sguardo esterno sulla Serie A e le sue protagoniste per scoprire come viene vissuto e concepito il calcio italiano al di fuori dei confini della penisola. Questa settimana abbiamo ascoltato il parere di Sean Donnelly di Allsportsnews.co.uk, corrispondente inglese del sito Sportnotizie24.it. Queste le sue parole rilasciate a SpazioNapoli.it:

Qual è il tuo parere su questo inizio di campionato? Alle porte della quinta giornata, l’Inter è in testa alla classifica con Juventus e Napoli che hanno trovato la loro prima vittoria nell’ultimo turno e la Roma che ha grandi ambizioni. Sono loro le candidate per lo scudetto?

“Beh, credo che lInter abbia colto tutti di sorpresa grazie alla velocità con cui Roberto Mancini sembra essere riuscito ad amalgamare un gruppo così coeso dopo aver cambiato molto in estate. Il rinforzamento della difesa è stato il suo risultato più notevole visto che l’Inter ha concesso soltanto un gol fino ad ora. Questo sviluppo è stato favorito dai due grandi acquisti Geoffrey Kondogbia e Felipe Melo, giocatori che hanno garantito uno schermo efficace in una difesa ulteriormente rinforzata dall’arrivo di Miranda. L’unico dubbio riguarda la possibile mancanza di creatività, dopo la partenza di Kovacic in direzione Real Madrid. Un centrocampo con Kondogbia e Melo è l’ideale per prevenire gol da parte degli avversari, ma la coppia offre poco in attacco e tutte le partite dell’Inter questa stagione sono state vinte grazie ad un solo goal. Inoltre, nel caso in cui Stevan Jovetic dovesse infortunarsi (ed è possibile che possa accadere) o la forma fisica Mauro Icardi iniziasse a calare, potrebbero avere problemi a trovare la via del gol.

Dall’altro lato la Roma ha molti più goal provenienti da centrocampo grazie a giocatori come Miralem Pjanić, Alessandro Florenzi e Juan Iturbe con Edin Dzeko quale riferimento offensivo. Nonostante ciò, la squadra di Rudy Garcia non è ancora solida in difesa e rischia di rendere vano il potenziale in attacco. Detto ciò, vedo ancora i giallorossi ed i nerazzurri come favoriti rispetto al Napoli e alla Lazio. Il Napoli fa troppo affidamento su Gonzalo Higuain per i goal ed hanno seri problemi in difesa, retrocedendo quasi all’era di Mazzarri (sei goal concessi in quattro partite giocate non è un buon inizio). Mentre alla Lazio manca un capocannoniere (il 37 enne Klose non garantisce più affidabilità a livello fisico). Nonostante un inizio difficile, credo che la Juve sia ancora la migliore squadra del campionato e la vedo come potenziale favorita allo scudetto in una lotta ravvicinata con l’Inter”.

Ti aspettavi questo inizio difficile? D’altronde la Juventus ha cambiato molto in estate…

Mentirei se dicessi di sì, ma credo che ci siano sempre dei rischi per una squadra che viene da una stagione come quella della Juventus. È normale che il livello di motivazione sia calato. È una squadra reduce da quattro scudetti consecutivi e una finale di Champions League. Ad un certo punto anche i giocatori più talentuosi e professionali iniziano ad avere difficoltà anche solo ad alzarsi prima di partire nel bel mezzo della settimana per andare a fare una trasferta in quel di Sassuolo, per esempio. In questo senso credo che tutti i cambi fatti durante il mercato estivo siano stati una mossa intelligente da parte della società, che ha rinfrescato la squadra introducendo nuovi giocatori più giovani ed “affamati”. Questi nuovi volti avranno naturalmente bisogno di tempo per adattarsi e potrebbe essere necessario un cattivo inizio alla Juve per riuscire a ritrovare la motivazione giusta per la campagna che l’attende.”

Qual è stata la reazione in Inghilterra alla vittoria della Juventus sul campo del Manchester City nella prima giornata di Champions League?

“Uno shock, sul serio. Era difficile da ipotizzare: la Juve si presentava a questa partita dopo due sconfitte, mentre il Manchester City era reduce da 5 vittorie consecutive in campionato con un solo goal subito ed era logico che la squadra di casa fosse favorita. Ma sono anni che il City gioca al di sotto delle proprie possibilità in Europa e persino la Roma avrebbe dovuto vincere a Manchester quando giocarono qui l’anno scorso. La Juve, di contro, possiede giocatori a livello europeo come Buffon, Chiellini, Pogba e Morata che sembrano fatti per questo tipo di palcoscenico e per vincere nelle grandi occasioni. Quindi la si la sconfitta ha creato delusione e sorpresa per il semplice fatto che il City non riesce ancora ad avere una mentalità europea“.

E per quanto riguarda il Milan, invece? I rossoneri dopo un passato glorioso attraversano una fase difficile. Riusciranno a competere per il titolo?

“No, non ancora. Il Milan è in declino da un paio di stagioni ed ha un grande distacco da Juve, Inter e Roma in termini gestionali sia dentro che fuori dal campo. Le aggiunte di Carlos Bacca, Luis Adriano, Alessio Romagnoli ed Andrea Bertolacci sono state una dichiarazione d’intenti da parte della società nei confronti dei tanti tifosi rossoneri che verrebbero rivedere ai fasti del passato, sebbene ci siano molte lacune nella loro formazione titolare e ci vorranno ancora diverse stagioni e tanti altri milioni prima che possano riavvicinarsi al livello raggiunto sotto la guida di allenatori come Arrigo Sacchi Carlo Ancelotti”.

Rafa Benitez ha allenato in Inghilterra per diversi anni, come è stata accolta la notizia del suo addio al Napoli? Cosa non ha funzionato nella sua seconda esperienza italiana? 

“Credo che Benitez non avesse una valutazione altissima quando ha accettato l’incarico al Napoli, quindi la notizia non fece scalpore al tempo. Intendo dire che dopo la sua esperienza al Liverpool, dove è riuscito a vincere la Champions, all’Inter ha fatto disastri nonostante avesse ereditato una squadra che aveva appena vinto il triplete con Mourinho. Mentre al Chelsea, durante il suo incarico ad interim, ha conquistato una buona Europa League. Ma in quel momento nessun grande club di caratura internazionale avrebbe scommesso su di lui, quindi il Napoli è sembrato calzargli a pennello.

E non è stata una sorpresa neanche quando ha lasciato il Napoli in estate in quanto rimane comunque un nome di altro profilo, ed in genere tendono a non restare in un club troppo a lungo. Piuttosto ha destato parecchie perplessità la sua chiamata al Real Madrid. Dopo tutto Rafa a Napoli era riuscito a vincere solo una Coppa Italia (e una Supercoppa, ndr) senza però riuscire a portare il club in Champions League nonostante un’imponente campagna acquisti. Nella sua carriera ha sempre avuto il problema della gestione del mercato; forse avrà successo al Real Madrid in quanto lì non avrà voce in capitolo sulle cessioni e sugli acquisti del club”.

Quale calciatore “ruberesti” alla Serie A per portarlo in Premier League?

“Paul Pogba, senza ombra di dubbio. Ha lasciato l’Inghilterra da giovanissimo dopo non aver impressionato Alex Ferguson ad Old Trafford; nonostante ciò, è cresciuto esponenzialmente in Italia fino a diventare uno dei più promettenti centrocampisti del mondo. Pogba possiede tutte le caratteristiche fisiche per tenere testa ai giocatori più forti della Premier e le qualità tecniche per fare la differenza. Probabilmente giocherà a Manchester il prossimo anno ma non saprei dire per quale club”.

Antonio Allard (Twitter @antonioallard1)

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