Floro Flores: “A Napoli ho fatto qualche c……..ta! La mia città? Non mi piace che qualcuno guadagni parlandone male. E sul rione Traiano…”

Antonio Floro Flores, attaccante del Sassuolo, ed ex giocatore azzurro tra il 2000 e il 2004, ha rilasciato un’intervista a Sport Week:

“La cosa che fa più male è sentirsi dire che sono il giocatore più forte che un allenatore ha a disposizione e poi non giocare. Quando poi chiedevo al tecnico non avevo mai risposte, ma non faccio nomi. Mai mandato a quel paese un mio allenatore? Ad Udine, una volta. Avevo concordato un premio con la società se avessi raggiunto i 10 gol in stagione. Era l’ultima di campionato ed io ero a quota 9, fui sostituito al 40esimo del primo tempo. Avevo una mentalità diversa a 20 anni.

Quando giochi così giovane nella squadra del tuo cuore, il Napoli, ti senti il re del mondo, ho fatto qualche cazzata. Sono stato molto vicino alla depressione, quando tornai dal Granada, non mi piacque il posto, i tifosi, la squadra. Quando mi chiamò il Genoa volevo spaccare tutto, ma m’infortunai due volte. Ne sono uscito grazie a mia moglie ed al Sassuolo.

Sparatorie nel Rione Traiano quando ero bambino? Negli anni ’90 era diverso, adesso nel Rione Traiano si vive bene, ci sono ancora tutti i miei parenti lì. Ho letto Gomorra di Saviano, non mi è piaciuto. Napoli ha i suoi problemi, ma chi la conosce non la giudicherà mai. Non mi piace che qualcuno guadagni soldi parlandone male. Se non avessi fatto il calciatore, non saprei. Mia moglie mi ha insegnato i congiuntivi, mi sento Einstein adesso”.

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