Le pagelle di Napoli-Club Brugge: un esordio europeo “scaccia crisi”. Annichiliti i belgi al “San Paolo”

Reina 6: Una sola parata di rilievo, reattivo nel respingere a dieci dallo scadere un’insidiosa conclusione dalla distanza. Unico squillo in una serata da spettatore, con l’emozione – a margine – regalata dalla fascia salda sul braccio dopo l’uscita di Hamsik.

Hysaj 6,5: Finalmente Elseid, una prestazione che regala morale per il classe ’94 ex Empoli, molto più a suo agio nel suo ruolo naturale. Accorto in marcatura, presente in fase di spinta, l’asse con Callejon regala sicurezza e solidità ai pochi intimi del San Paolo.

Albiol 6: La sfida migliore con cui recuperare energie mentali più che fisiche. Il Brugge difficilmente mostra le proprie tracce in avanti, causa anche un Koulibaly a tratti incontenibile, quando chiamato in causa il centrale della Roja non lascia comunque spazio ad alcuna sbavatura.

Koulibaly 7: Gara encomiabile per il gigante di  Saint-Dié-des-Vosges. Trascina la retroguardia con novanta minuti all’insegna dell’anticipo e del senso della posizione, un muro sul quale Leandro Pereira e Diaby  possono solo infrangersi impotenti. Prestazione di personalità e qualità.

Ghoulam 6: Primi venti di gioco un po’ in sofferenza, cresce alla distanza mostrando sempre maggiore sicurezza, facilitato da una pressione dei belgi che sull’out mancino è tutt’altro che forsennata.

David Lopez 6: Nessuna grave sbavatura né errori che possano macchiare la sua prestazione, si limita al compitino. Spesso però è impreciso nell’impostare, più positivo nel ripiegare in fase di non possesso garantendo la giusta quantità.

Jorginho 6,5: Esordio dal primo minuto a giostrare da vertice basso, detta i tempi con lucidità garantendo un discreto passo, sovente alla ricerca della giocata di prima. Al millimetro il suo pallone ad innescare il destro di Mertens che sigilla il 3-0. Specchio dell’ottima gara dell’italo-brasiliano scuola Hellas lo spiovente in verticale a servire Higuain a venti dal termine.

Hamsik 6,5: Sacrificio e spunti negli ultimi venti metri, questa la richiesta esplicita di mister Sarri. Il capitano partenopeo risponde presente e non fa mancare il suo apporto a rimorchio di un Ghoulam non sempre irreprensibile, marchia il match con un inserimento dei suoi sfruttando l’invitante destro tagliato di Mertens e superando Bolat ad inizio ripresa.

(Dal 62′ Allan 6: Sciabola e fioretto, queste le peculiarità del brasiliano. L’apporto di fino è tutto nel perfetto rasoterra in profondità che scova Callejon per il 5-0 finale.)

Mertens 7,5: Il folletto di Leuven è la nemesi dell’undici di Brugge, prestazione sontuosa, a tutto campo, costante punto di riferimento nelle folate offensive dei compagni. Perfetti i tempi d’inserimento del belga ad approfittare del preciso appoggio di Callejon sul primo palo in occasione del raddoppio. Scaltrezza, rapidità e precisione nell’esecuzione a dipingere il 3-0 con un preciso destro al volo ad incrociare che non lascia scampo a Bolat. Da incorniciare il filtrante con cui scorge Hamsik tra le linee avversarie e disegna la rete del capitano azzurro.

(Dal 75′ Insigne sv.)

Callejon 7,5: Sedici presenze ed un solo goal in Europa nella passata stagione, l’approccio con la nuova annata è ben diversa: cinque minuti e l’ala di Motril beffa Bolat con un insidioso tiro cross. Prologo ad una prestazione solida, macinando, da par suo, l’out di destra con piglio e costrutto. Doppietta ed un assist a referto. Preciso l’assist con cui serve Mertens sul primo palo per il più comodo dei raddoppi. Rispolvera il killer instinct ad un quarto d’ora dalla fine quando brucia i centrali del Brugge ed approfitta del preciso tracciante di Allan in profondità battendo Bolat per il 5-0 finale.

Higuain 6: La gloria in avanti stasera è per gli indemoniati compagni di reparto. Poca fortuna per il Pipita sotto rete per tutti i settanta minuti a sua disposizione, come certificato dal palo al 70′ di gioco quando addomestica con dolcezza un sontuoso pallone in profondità di Jorginho. Gara in cui il delantero azzurro comunque non si risparmia, svaria su tutto il fronte d’attacco facendo anche sentire la sua pressione sui portatori di palla avversari, strappando gli applausi del pubblico di Fuorigrotta al momento della sostituzione per Gabbiadini.

(Dal 72′ Gabbiadini sv.)

Sarri 7: Il modo migliore per ritrovare serenità e riavvicinarsi alla piazza, un esordio europeo bagnato con una goleada senza storia. Il 4-3-3 rende giustizia alle qualità degli interpreti offensivi azzurri che si esaltano sfruttando al meglio quelle doti che in ampiezza li esaltano a dismisura. Serrati i ranghi in difesa, buoni i tempi a metà campo, devastanti le proiezioni offensive. Un pokerissimo che mette in luce i primi germogli di un progetto tecnico ancora in fieri, ma chiamato ad esprimersi al meglio nel tour de force da poco intrapreso.

Edoardo Brancaccio
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