Campionato in salita ma dietro l’angolo c’è l’Europa: per il Napoli è tempo di mea culpa e di mettere la quarta

Ancora scorie negative, ancora una delusione. Il campionato del Napoli non ingrana la marcia giusta e si è al cospetto dell’ennesimo lunedì ricco di dubbi e perplessità. Certo, qualche spiraglio positivo si è visto: per la prima volta in svantaggio, Hamsik e compagni hanno reagito equilibrando per ben due volte il risultato, rei però dei soliti black out difensivi che sanno più di paralisi e di un mancato cinismo realizzativo che sarebbe stato risolutivo per capovolgere definitivamente il risultato.

C’è ancora tanto da lavorare, sia tatticamente che fisicamente. Molti azzurri che avrebbero dovuto e potuto fare la differenza non sono pervenuti, non dando così manforte ad una difesa già in proverbiale difficoltà. Come se non bastasse, da ieri ha avuto inizio il primo di una serie lunghissima di impegni che formano un tour de force niente male: giovedì l’esordio anche in Europa League contro un Brugge proveniente da una sconfitta ed ugualmente avido di vittorie. Il primo successo in casa Napoli però sarebbe una boccata di ossigeno da non sottovalutare, per ridare al contempo anche tranquillità ad una piazza già pessimista e sottotono da un avvio troppo in sordina.

C’è tanto da lavorare e ben lo sanno i giocatori, così come mister Sarri, che già sabato pomeriggio in conferenza ha ribadito la sua tranquillità al cospetto di un inizio di stagione blando. “Sono abituato, ad Empoli successe la stessa cosa ma poi conquistammo 23 punti nelle 9 successive gare” ha dichiarato, quasi a voler ribadire che i suoi ingranaggi per essere oleati al meglio hanno bisogno di tempo. Sì, ma è giusto quantificarlo. Per il momento, il tempo scorre fino a giovedì, quando al “San Paolo” arriverà  un undici belga da superare. E sarà oltre modo tempo di scelte, gestione della rosa, cambiamenti. Adesso, non si può più sbagliare.

Alessia Bartiromo
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