Alessio Cocchi (PianetaEmpoli) a SN: “Ecco perché Sarri ha bisogno di tempo. Al Castellani avrà l’accoglienza che merita. E su Hysaj e Valdifiori…”

Dopo due settimane, a causa della sosta per le nazionali, riparte la Serie A. Fra due giorni il Napoli affronterà l’Empoli, in una sfida ricca di ex e fondamentale per entrambe le squadre. Partenza non entusiasmante degli azzurri, che hanno convinto a metà contro Sassuolo e Sampdoria. Solo un punto raccolto in due partite, ma passi in avanti dal punto di vista del gioco nel match del 30 agosto. Padroni di casa ancora a quota zero, ma molto determinati con il Milan.

Noi di SpazioNapoli abbiamo sentito il collega Alessio Cocchi – giornalista e tra i fondatori di PianetaEmpoli, una delle principali testate locali – per parlare della partita di domenica e di Sarri, Valdifiori e Hysaj, la scorsa stagione in Toscana.

Maurizio Sarri, artefice della promozione in massima serie e del bel cammino in A dell’Empoli, torna al Castellani. Che accoglienza gli riserveranno i tifosi toscani?

“Certamente un’accoglienza importante, da eroe, da persona che ha lasciato un segno indelebile dal punto di vista tecnico e umano. E’ stato qualcosa in più di un allenatore, con lui si è instaurato rapporto particolare. Ha sempre guardato negli occhi le persone e parlato a tutti con massimo rispetto. Sicuramente qualcuno non ha gradito la gestione del suo addio. Ha speso sempre belle parole per il club, dichiarando di voler diventare il ‘Ferguson’ dell’Empoli. Determinati discorsi hanno creato aspettative e non tutti accettano la sua scelta. Da parte dei gruppi ultras e della maggioranza dei tifosi empolesi, però, c’è la volontà di riservagli una grande accoglienza”.

Come giudichi il suo inizio di stagione a Napoli? Ti aspettavi qualcosa in più?

“Dal punto di vista dei risultati sì, perché ha giocato con squadre abbastanza abbordabili, ma se andiamo a vedere le due gare, noto atteggiamenti che conosco molto bene. Con la Sampdoria il Napoli ha dominato l’avversario per sessanta minuti e ha subito due gol per l’ingenuità dei singoli. Sul fallo che provoca il calcio di rigore c’è un errore grossolano di Albiol, mentre nel secondo Eder mette a sedere ben due giocatori. Il problema della difesa, gli azzurri, se lo trascinano da tempo. A Sarri serve tempo perché nella preparazione estiva fa spendere molto e all’inizio della stagione ne paga le conseguenze. Dico a tutti i tifosi del Napoli di stare sereni e tranquilli, Sarri è uno scienzato del calcio, perché applica determinati concetti scientifici, studia ventiquattro ore al giorno l’avversario e ha una preparazione tecnico-tattica molto particolare. Se la squadra e l’ambiente saranno dalla sua, il club partenopeo raggiungerà facilmente gli obiettivi prefissati perché ci sono gli uomini adatti. Crocifiggere un allenatore dopo due gare, per carità, è lecito, ma di certo non aiuta. De Laurentiis è una persona intelligente, nel momento in cui ha preso questa decisione sapeva benissimo la tipologia di allenatore che stava scegliendo”.

Valdifiori e Hysaj: un dispiacere lasciarli andare, ma anche un orgoglio vederli in un club che lotta per i piani alti. Sapranno essere all’altezza delle aspettative?

“Orgoglio e soddisfazione ovviamente sì, è nel dna dell’Empoli vedere crescere i giocatori e poi venderli. Presto, però, per fare valutazioni. Entrambi – soprattutto Valdifiori – soffrono molto la preparazione, entrano in forma intorno alla quinta o sesta giornata. Il primo arriva a ventinove anni, con una maturità importante. Un ragazzo semplice che non viene toccato da fattori esterni, pensa molto al gioco e non ha vizi fuori dal campo. Sono convinto che, se non attaccato dopo così poche partite, riuscirà a fare bene. Hysaj è giovane, sta facendo esperienza. Credo possa dare il suo meglio a destra e non a sinistra. Lui e Mario Rui sono stati tra i terzini migliori dello scorso campionato. Potrebbe soffrire questa stagione per una questione di adattamento, ma le qualità tecniche del ragazzo sono indiscutibili”.

Due sconfitte nelle prime due giornate, ma l’Empoli ha fatto vedere cose positive dal punto di vista del gioco. Giampaolo riuscirà a non far rimpiangere Sarri?

“Bella domanda, è difficile rispondere ora. Stiamo vedendo un’evoluzione gara dopo gara. Subito male con l’eliminazione in Coppa Italia col Vicenza, con il Chievo bene un tempo e a Milano una grande partita con l’Empoli che meritava almeno il pareggio. Giampaolo ha un compito difficile, il fantasma di Sarri, è inutile nasconderlo, c’è. I due, poi, sono molto diversi caratterialmente. Il nuovo tecnico è più introverso e freddo, riesce ad entusiasmare di meno la piazza, ma è molto preparato. Ha una responsabilità importante e solo i risultati positivi scacceranno l’ombra invadente di Maurizio Sarri”. 

Il pubblico è rimasto deluso per le tante cessioni?

“Assolutamente no, l’Empoli è abituato a queste situazioni. È nel destino di questo club far crescere giocatori e venderli a cifre importanti. È sempre stato così. In molti sono rimasti male per Valdifiori, perché tutti credevano potesse fare questo salto prima e non alla soglia dei trent’anni. Qualche anno fa rifiutò il Cagliari in A, perchè la famiglia non volle trasferirsi. Ha pagato una serie di fattori, tra cui quello di giocare ad Empoli”.

In conclusione, l’Empolicome arriva alla gara di domenica?

“Dioussé è rientrato, l’unico indisponibile sara Mchedlidze, out per un infortunio muscolare. Saponara non si è allenato per due giorni a causa di un virus intestinale, ma contro il Napoli sarà regolarmente a disposizione. Ci sono diversi dubbi di formazione. Sono arrivati diversi elementi nel finale di mercato e c’è la curiosità di capire se verranno subito schierati. La difesa sarà certamente composta da Laurini – ormai pienamente recuperato – poi Tonelli, Barba e Mario Rui. A centrocampo si giocano un posto Zieliński e Paredes, Dioussé e Maiello, a sinistra Croce. Sulla trequarti ci sarà Saponara, in attacco Livaja potrebbe insidiare uno tra Maccarone e Pucciarelli, finora sempre titolari”.

Andrea Gagliotti (Twitter: @AndreaGagliotti)

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