Raffaele Maiello, tecnica e duttilità per il futuro del centrocampo azzurro

Il Napoli che verrà ha un futuro roseo: tanti infatti sono i calciatori che la società azzurra ha sparsi in giro, molti dal futuro promettente; altri napoletani dentro e fuori dal campo, prodotti di un vivaio azzurro che ha avuto successo, in qualche modo, producendo una generazione di talenti: alcuni già ammirati in campo, come Insigne. Altri, invece, notati sui campi di diverse categorie, dalla serie C alla B. In questa nuova rubrica di SpazioNapoli si cercherà di analizzare il profilo dei tanti giocatori che il Napoli ha mandato in prestito per farsi le ossa: il primo ospite è Raffaele Maiello.

Il centrocampista napoletano, classe 1991, è sempre stato indicato come uno dei migliori prodotti del vivaio azzurro, insieme a Lorenzo Insigne, suo coetaneo ed oggi splendida realtà del Napoli e della Nazionale Italiana. Maiello non ha avuto la stessa fortuna di Insigne, richiamato a Napoli dopo lo splendido anno a Pescara con Zeman: infatti è stato ceduto al Crotone in prestito, per farsi le ossa in Calabria. Poi è passato alla Ternana ed infine nuovamente al Crotone, dove ha avuto modo di mettersi in mostra e dimostrare a tutti il suo valore. Ha convinto gli scettici e stupito Maurizio Sarri, che ha spinto per riacquistarlo dopo che, clamorosamente, il Napoli lo aveva ceduto a titolo definitivo al Crotone. Storie d’amore destinate a fare un lungo giro, prima di tornare al punto di partenza. Ed è quanto capitato a Maiello, che alla fine è tornato azzurro e si è diretto ad Empoli, per dimostrare ancora una volta che è pronto per la sfida della Serie A e, perché no, per un futuro con la maglia del Napoli al 100%.

Un giocatore da tenere d’occhio sotto più punti di vista: Maiello può giocare nei diversi ruoli del centrocampo, da mezzala, suo ruolo naturale, a mediano, da trequartista a regista, posizione che lo ha visto protagonista a Crotone, facendo sì che esplodesse definitivamente e attirasse su di sé le attenzioni non solo del Napoli ma anche di altri club. La dote migliore del ragazzo resta la duttilità, fondamentale nel calcio moderno: componente che permette a Maiello di essere utilizzato in svariati modi, creando così anche alternative in casi di emergenza. Da buon mediano, non disdegna anche qualche utile intervento difensivo; a centrocampo riesce ad imporre la sua presenza con personalità e forza, non rinunciando talvolta anche a qualche incursione; intelligente e ponderato, ha un grande senso della posizione e grandi capacità di inserimento: non è un caso se, spesso e volentieri, ha provato e trovato la strada del goal.

Visione di gioco matura e tecnica fanno di Maiello non solo uno dei calciatori che il Napoli dovrà continuare a monitorare con attenzione ma anche uno dei più giovani centrocampisti italiani che, quest’anno, avranno la possibilità di mettersi in mostra nel massimo campionato.  Insomma, è il classico giocatore che aggiunge qualità e soprattutto quantità, creando un perfetto mix tra sostanza e temperamento. In campo gioca dando il 100%, e forse il motivo dei dieci cartellini ricevuti nella passata stagione è proprio questo: la condizione fisica c’è, l’agonismo anche.

“Ho scelto la piazza perfetta per l’inizio in Serie A: sono pronto per questa sfida”, dichiarava Maiello un mese fa, nel momento del suo passaggio all’Empoli. Dovrà essere bravo a convincere Giampaolo, che lo stima molto e perché no, continuare a stupire Maurizio Sarri, che sui giovani punta molto. Dopotutto, il sogno di De Laurentiis è sempre stato questo: un Napoli di napoletani, sfornati dal vivaio. Oggi Insigne c’è, domani, chissà, ci sarà spazio anche per Maiello.

Gennaro Donnarumma
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