Le pagelle di Porto-Napoli: difesa blindata e tanta fatica in avanti, è 0-0 in terra lusitana

Reina 6: Gli squilli di Aboubakar e compagni sono tutt’altro che assordanti, l’estremo difensore spagnolo si disimpegna comunque sempre in piena sicurezza quando chiamato in causa. (Dal 77′ Rafael sv.)

Maggio 6: Il 4-3-3 di Lopetegui trova la sua massima essenza nel gioco sugli esterni e il vice capitano partenopeo è spesso chiamato agli straordinari. Duelli costanti con Brahimi, Varela e Tello ad alternarsi sulla sua fascia di competenza, con l’esterno azzurro che comunque non esce a testa bassa dalla contesa. Sfiora il goal nella ripresa servito da un ottimo tracciante di Allan. (Dal 77′ Ghoulam sv.)

Chiriches 6,5: Buono l’impatto del capitano della Nazionale romena alla prima da titolare in azzurro. Minime le sbavature, emerge in sicurezza quando c’è da innescare la contraerea sugli affondi del Porto dagli esterni, preciso in chiusura badando più alla forma che alla sostanza. Una crescita che lascia ben sperare.

Albiol 6,5: Lucido e puntuale nel dettare chiusure e tempi difensivi, raramente in affanno, dalle parti dello spagnolo lo spazio per gli avanti lusitani è ridotto al lumicino. Imbastisce un personalissimo derby iberico dove a prevalere sono le tinte della Roja. (Dal 71′ Koulibaly sv.)

Hysaj 5,5: Test probante per il nuovo innesto azzurro, il confronto con le guizzanti ali lusitane è costante e lascia spazio a luci ed ombre in oltre ottanta minuti ad altissima intensità. Guardingo in molti frangenti di gara, rischia grosso però con alcune distrazioni sia in fase di marcatura che d’impostazione. (Dall’83’ Henrique s.v)

Allan 6,5: L’esplosività non è ancora quella palesata dal carioca nelle stagioni ammirate ad Udine, si difende però con il piglio che gli è proprio, aggressività e grinta a dispetto di una sfida dai contorni amichevoli. Buono il supporto ai compagni, al cospetto di una squadra, quella di Lopetegui, che fa del possesso il suo credo, sinfonia non sempre intonata in fase di costruzione ma è ottimo il filtrante con cui mette Maggio a tu per tu con Helton al venticinquesimo della ripresa. (Dal 77′ Inler s.v)

Valdifiori 5,5: Ostica la pratica Porto per il play partenopeo, il possesso palla e la pressione sul portatore avversario sono due dogmi dell’11 di Lopetegui e il nuovo acquisto azzurro raramente riesce ad esprimersi al meglio del suo repertorio. Rare le verticalizzazioni, latitano le giocate ad impreziosire la manovra, la zona nevralgica del campo è una matassa che il numero 16 non riesce a sbrogliare. (Dal 58′ Jorginho 6: Entra con il piglio giusto e cerca continuità la giocata in verticale, sempre a più agio nella ritrovata posizione di metodista.)

Hamsik 5,5: Poche le tracce del capitano azzurro nei primi 45 del do Dragão, dove patisce a dismisura l’ossessivo pressing avversario trovando pochi sbocchi. Molto più propenso a supportare Hysaj sulla fascia mancina che ad accendere la classica lampadina nella trequarti portoghese. (Dal 46′ David Lopez 6: Sarri lo inserisce per dare muscoli ed intensità, il sostegno alla mediana è totale, un argine al cospetto dei dirimpettai che per larghi tratti della prima frazione di gara avevano mostrato una supremazia territoriale totale. Rivedibile il contributo nel fraseggio a metà campo)

Insigne 5,5: Venti minuti a trotterellare ingabbiato dal pressing lusitano, è sua la prima palla goal dell’incontro ma il destro del numero 24 partenopeo è molle, facile preda di Casillas. L’unico flash per il folletto di Frattamaggiore che appare stanco e poco esplosivo, non riesce mai a scardinare le linee della difesa portoghese. (Dal 71′ El Kaddouri 6: Ci mette brio e personalità, sfiora il goal e cerca la giocata al servizio dei compagni)

Mertens 5,5: La serata per gli intepretri offensivi azzurri non è delle migliori, complice anche una condizione in progress e la prestazione del belga non fa eccezione. Un’illuminazione al ventesimo di gioco quando serve un pallone al bacio per Insigne mettendolo in condizione di superare Casillas. (Dal 46′ Callejon 6: Passo rapido e tanta voglia in avanti, a pochi minuti dall’ingesso dell’hermano Higuain mette l’argentino a tu per tu con Helton. Grande movimento in avanti, spesso pecca di un’eccessiva generosità.)

Gabbiadini 5,5: Un’ora di gioco da titolare a scacciare le passeggere nubi di questa settimana. Le occasioni per il classe ’91 però sono praticamente impercettibili, come i suoi compagni di reparto mostra di accusare gli ampi carichi di lavoro dell’intensa fase di preparazione. In continua, vana, attesa di invitanti palloni negli ultimi venti metri è costretto a fare da comparsa nella trasferta in terra portoghese. (Dal 58′ Higuain 6: Esordio stagionale e ruolo in campo ritrovato all’istante. Danza tra le linee alla ricerca dell’assist e del cambio di gioco, sfiora la rete su invito di Callejon)

Sarri 6: Gli azzurri non demeritano nella festa del do Dragão. La fatica preannunciata alla vigilia si mostra evidente nella fase di possesso, con i partenopei che in avanti rendono a corrente davvero troppo alternata, soffrendo possesso ed aggressività avversaria. Ottimi però i responsi dalla difesa, retroguardia imbattuta che ha tenuto botta contro l’importante batteria offensiva del Porto, ottimi segnali in vista del campionato ormai alle porte.

Edoardo Brancaccio

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