Sarri in cerca di risposte per il match contro il Porto con due assi in più in campo

Dopo la sconfitta contro il Nizza, il Napoli di Sarri sabato 8 è atteso per un secondo banco di prova, prima dell’inizio della nuova stagione: si va ad Oporto, all’ Estádio do Dragão, per una prestigiosa amichevole internazionale con i padroni di casa, quel Porto giustiziere del Napoli nell’Europa League stagione 2013/2014.

Una sfida interessante, soprattutto per i partenopei, in cerca di risposte e conferme in vista di un campionato che si preannuncia lungo e pieno di insidie. Sarri continua a lavorare con minuzia su ogni aspetto, in attesa di nuove risposte dopo il focus sin dal ritiro sulle due fasi. Intanto, la buona notizia per Sarri è che in campo ci saranno sia Marek Hamsik che Gonzalo Higuain: al di là delle voci sul rinnovo, il Pipita sarà della partita, e per forza di cose sarà un Napoli diverso rispetto a quello visto contro il Nizza. Hamsik garantisce quella sicurezza tattica tipica dei giocatori decisivi, Higuain è un attaccante di razza che, nonostante sporadici errori , ha i colpi giusti per intimorire qualsiasi difesa. Sarà sicuramente una squadra diversa, dicevamo. Meno sperimentale e probabilmente molto più simile a quella che da fine agosto vedremo giocare in campionato prima e in Europa League poi.  Nonostante il lavoro differenziato nell’allenamento di ieri, Pepe Reina potrebbe essere in campo almeno per qualche minuto, con uno tra Rafael e Gabriel in staffetta. Da valutare in questi giorni invece le condizioni di Raul Albiol, ancora con una vistosa fasciatura alla testa dopo la botta rimediata proprio a Nizza e che nel caso di impiego riprenderebbe le chiavi di una retroguardia resa più insicura senza la sua presenza, in balia della coppia Henrique-Koulibaly, che tra rodaggio ed errori individuali non ha convinto.

Sulle fasce la coppia Maggio-Strinic potrebbe offrire più garanzie, sia a livello difensivo sia a livello offensivo, col croato protagonista, nello scorso campionato, di buone prestazioni, in cui ha più volte dimostrato sicurezza e padronanza della posizione. Al centro al momento ancora Allan, con Valdifiori ed appunto Hamsik, finalmente nel suo ruolo, pronto al riscatto dopo due anni fatti più di ombre che di luci, pronto a riprendersi quel Napoli che lo ha reso grande e quella Napoli che lo ha eletto suo figlio adottivo.  In avanti spazio ad Insigne, apprezzatto da Sarri e probabile trequartista del nuovo Napoli, affiancato da Manolo Gabbiadini, ultimo uomo prima del Pipita Higuain, col quale ha già dimostrato, nella seconda metà della scorsa stagione, di avere un’ottima alchimia e un’intesa che può solo migliorare e crescere. Scalpitano però ancora Callejon e Mertens, particolarmente in forma e difficile da tenere in panchina. Ancora quattro giorni di allenamenti serviranno a Sarri per schiarirsi le idee e decidere quindi su chi puntare, tra esperimenti ed assetto più equilibrato.

Il nuovo Napoli prende sempre più piede: per ora si prova, presto si farà sul serio. In attesa di nuove risposte, che il campo, sabato ad Oporto, sicuramente darà.

Gennaro Donnarumma
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