Udinese, Zapata: “Napoli mi ha dato tanto ma è tempo di giocare con continuità. In azzurro non mi permettevano una cosa…”

Presentazione ufficiale di Duvan Zapata con la maglia dell’Udinese: prestito secco di due anni per l’attaccante azzurro che parla al sito bianconero del passato all’ombra del Vesuvio, dei compagni, di Benitez, delle motivazioni del suo addio. Ecco quanto riportato: “A Napoli sono stati due anni importanti della mia carriera, ma ora ho tanta voglia di giocare, trovare spazio guadagnandolo giorno dopo giorno in campo, mettendo sempre il massimo in campo per convincere il mister a farmi giocare. La mia idea era quella di cercare una squadra per cercare di giocare il più possibile anche perché, sì, uno dei miei obiettivi principali è ottenere una convocazione in nazionale. E per fare questo la continuità è davvero molto importante”.

BENITEZ. “Benitez è un grande allenatore, tutti sappiamo quanto ha vinto nel calcio. Sono arrivato a Napoli grazie a lui e alla segnalazione di Pellegrini. Con lui ho accumulato tanta esperienza, perciò lo ringrazio per questo. Ho giocato serie A, coppa Italia e Champions League, magari non tantissimo; forse avrei voluto giocare di più. In Nazionale ci sono tantissimi grandi campioni che osservo, ma gli attaccanti che mi hanno sempre ispirato di più sono Drogba e Ibrahimovic. Bacca, Martinez e Falcao sono grandi attaccanti, ma hanno tipi di gioco diversi dal mio stile”.

I COMPAGNI. “Di certo non penso già da ora al ritorno al Napoli, assolutamente. Penso a questi due anni che ho davanti. Poi si penserà al resto. Ora il mio pensiero è solo all’Udinese, al campionato e alla coppa Italia, sperando di raggiungere l’Europa l’anno prossimo con l’Udinese. Sono cugino di Cristian Zapata, mi sento spesso con Zuniga, ma con nessuno ho parlato di Udine. Prima di arrivare qui non mi sono sentito con nessuno dei miei colleghi colombiani. Io diverso da Armero? Sì, perché lui è molto allegro e un po’, a volte, fuori dagli schemi. Io sono un ragazzo molto tranquillo e pacato. Sono certo che qui a Udine mi troverò molto bene, meglio che a Napoli, dove comunque sono stato molto bene”.

SU ALLAN. Allan? Sono certo che lui farà bene, perché ha grandissime qualità e con il nuovo modulo del Napoli penso che farà bene. Non sono così esperto per dare consigli, ma si troverà bene a Napoli, perché è una città molto simile a quelle sudamericane. In questa sessione mi volevano molte squadre. L’Udinese mi voleva già l’anno scorso, come mi avevano detto anche durante la partita di Coppa dell’anno scorso. Sapevo che qui c’era una grande società e una struttura ideale in cui crescere. E’ stata una scelta condivisa mia e del Napoli. Mi aspetto di fare le migliori cose per portare l’Udinese più in alto possibile”.

I RIGORI. “A Napoli nemmeno mi avvicinavo al dischetto, perché c’erano Higuain, Insigne, Gabbiadini, Hamsik. Io voglio lavorare per essere il vice-Di Natale sui rigori. Gonzalo non mi ha insegnato nulla di particolare, perché apprendi già solo guardandolo e decidendo se potrà essere utile a te quello che fa, come i movimenti in area. Ora lo faccio osservando Di Natale”.

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