La mamma di Ciro, ad un anno dalla scomparsa: “Reclamo giustizia, ma nessuno può restituirmelo”

Ad un anno esatto dalla scomparsa di Ciro Esposito, ai microfoni di Radio Crc è intervenuta Antonella Leardi. Queste le parole della mamma del tifoso azzurro:  ”

Sto vivendo momenti bruttissimi perché, a un anno di distanza, ho rivissuto nuovamente la morte di Ciro, è come se tutto fosse successo ieri. Più il tempo passa e più la mancanza fisica è forte e incolmabile. E’ la fede che mi dà la forza, ho gli occhi pacifici e riesco a donare sempre un sorrido alle persone, non posso presentarmi piangendo. Ma, non passa giorno che non me piango il mio adorato figlio. Questo è un giorno di commemorazione in cui pregheremo: tutti abbiamo bisogno di preghiere, tutti noi e non Ciro che ora riposa.

Dobbiamo rafforzarci ed andare avanti in questo mondo corrotto. Ancora oggi reclamo giustizia per Ciro: non dimentichiamo che quando mio figlio ha parlato, ha citato tante persone, quell’audio ormai è noto a tutti. Sono tanti i tifosi che desiderano un cacio sereno, sono tanti i genitori che vorrebbero portare i figli allo stadio, chi invece non vuole il cambiamento non mi contatta. Ho raccolto tante testimonianze e dico che bisogna smetterla di uscire di casa per vedere una partita e tornare con una coltellata o peggio ancora non tornare più.

Con De Laurentiis ho un rapporto molto umano, ha comprato molti libri e li ha dati in donazione, mi apre le porte con grande affetto. Chiedo giustizia perché deve essere un monito per chi compie gesti orribili. Non sarò felice se un uomo andrà in carcere, sarei felice se Ciro tornasse a casa”.

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