Non tutti i mali vengono per nuocere: ecco tre motivi per cui è meglio non disputare la Champions il prossimo anno

La delusione è tanta, troppa, per una stagione fatta di continue illusioni e depressioni, con il vento che cambiava troppo rapidamente. Salite e discese, sogni di gloria infranti, figli di una gestione ambientale difficile e di tante incertezze che non hanno trasmesso la giusta serenità per poter lavorare con profitto al raggiungimento degli importanti obiettivi stagionali.

RIPARTIRE CON UMILTA’ – La sconfitta di ieri e la beffa del quinto posto, seppur evitando i preliminari di Europa League, potrebbe riportare con i piedi per terra la squadra azzurra che, spesso e volentieri, a causa della sua sufficienza ha fallito in molte partite contro le piccole, perdendo dei punti, rivelatisi purtroppo decisivi, per la corsa Champions. Una presa di coscienza importante ed un bagno d’umiltà potrebbero far ripartire gli azzurri con nuova convinzione nella prossima stagione, dove, la cattiveria agonistica dovrà essere una delle basi su cui si dovrà fondare il nuovo Napoli.

VANTAGGIO FISICO E MENTALE – Un altro vantaggio di non disputare il preliminare di Champions riguarda l’aspetto fisico. Un doppio incontro decisivo già a metà agosto avrebbe significato ritiro estivo anticipato e giocatori che, alla lunga, nel corso della stagione, avrebbero potuto risentire dello sforzo iniziale e del dover ripartire subito col piede sull’accelleratore per agguantare la qualificazione ai gironi. Oltre a questo, anche l’impatto psicologico avrebbe giocato un ruolo importante, una sfida da dentro e fuori ad inizio stagione, soprattutto se persa poi, avrebbe devastato il morale dei giocatori, come a Bilbao lo scorso agosto, dove si aprì il vaso di Pandora degli azzurri.

MERCATO IMPORTANTE – Uno dei problemi principali di questo Napoli è stato quello di ritenere la squadra davvero competitiva in tutti i reparti. Al contrario, il mercato estivo è stato deludente, non si è operato per compiere quel decisivo salto di qualità di cui la squadra aveva necessariamente bisogno ed anzi, chi è arrivato, non ha mai contribuito alla causa in maniera importante. Dopo una stagione così deludente, con tutti i problemi strutturali venuti a galla nel corso della stagione, sicuramente De Laurentiis correrà ai ripari per colmare le lacune evidenti di questa squadra a cui serve una solidità difensiva che ad un “top club” non dovrebbe mai mancare ed un regista, un uomo capace di impostare il gioco e smistare palloni preziosi per innescare il già forte reparto offensivo.

Molti tifosi partenopei avrebbero preferito che quel rigore di Higuain fosse finito in rete, certo è che se gli azzurri avessero vinto il rischio di nascondere la polvere sotto al tappeto, presi dall’entusiasmo della qualificazione in Champions, sarebbe stato alto. Forse è meglio una doccia gelata come quella di domenica sera per ripartire nella prossima stagione con nuove ambizioni ed evitando gli stessi errori di una stagione nata male e finita peggio.

Renato Natella

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