Compromette una gara da ricordare con un errore madornale, ingenuità e poca personalità. Il peggiore in campo per SpazioNapoli è…

Lo specchio di un’annata, novanta minuti che riproducono in maniera fedele un’annata che ha regalato ambizioni, speranze, lasciando poi tutto svanire, mestamente, nella coda. Come a Kiev il Napoli si scioglie sprecando l’occasione di garantire a questa stagione aspetti da cui attingere per una crescita costante. Il gruppo di Rafa Benitez chiude il campionato da quinto in classifica, la posizione che meglio rispecchia un rendimento mai continuo e troppo spesso poco alla’altezza di ambizioni mai celate. La sfida contro la Lazio lascia le macerie da cui ricostruire, una gara persa a metà campo, lasciando troppo spesso il pallino del gioco nelle mani di un’avversaria arcigna, con le idee chiare ed in una buona condizione fisica.

Limiti in evidenza – La sconfitta di stasera è fotografata nelle indecisioni di Andujar, troppo incerto, un onesto mestierante costretto ad essere imprescindibile in una squadra con obiettivi fin troppo ambiziosi per le doti messe in evidenze in una carriera che ha ormai dato i suoi responsi. Un 4-2 che vede in ombra per un tempo Koulibaly, tante indecisioni e un ruolo da protagonista nelle due reti che vedono i biancocelesti chiudere la prima frazione di gara. Che nasce a metà campo, dove Inler in 50′ minuti concentra tutto il peggio mostrato in questa esperienza partenopea, lento, indolente, sempre in difficoltà al cospetto degli avversari. Una sconfitta che passa dal madornale errore di Higuain, che compromette la gara della riscossa, ferma a un passo dal via quella che poteva essere una favola, una gara da ricordare nei quasi novant’anni di storia partenopea. Una sfida da sogno incanalata sui giusti binari con il vantaggio di un uomo propiziato dall’espulsione di Parolo, e mandata in fumo da un’ingenuità clamorosa, un’espulsione che pregiudica una prestazione senza infamia e senza lode, dove ha sofferto, ma sostanzialmente contenuto l’insidioso attacco biancoceleste. Faouzi Ghoulam è il peggiore in campo della sfida di stasera.

Follia – Candreva è incontenibile, ara la sua fascia di competenza stracciando le carni alla retroguardia azzurra, una gara da trascinatore a coronamento di una grandissima annata per il numero 87 laziale. Nonostante tutto l’algerino soffre il giusto, cercando comunque di non far mancare il suo apporto quando c’è da spingere il cuore in avanti, dalle parti di Marchetti, oltre l’ostacolo. Due ammonizioni in 3 minuti, un black out che non ha alcuna scusante. Se gli azzurri sprecano una mano da sogno con un poker d’assi lo devono, oltre ai limiti già ampiamente evidenziati, alla serata da incubo del terzino algerino. Una firma forte su una serata da cancellare, come un’intera stagione fatta di rimpianti.

Edoardo Brancaccio

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