Le pagelle di Napoli-Cesena: gli azzurri soffrono più del dovuto ma agguantano i tre punti trascinati da una freccia belga

Andujar 5,5: Non incide in occasione dei due goal avversari, rimedia in maniera efficacia su una bella rovesciata di Brienza. Per il resto c’è da gestire poco oltre l’ordinaria amministrazione.

Mesto 5,5: Il ritorno da titolare non ha un prologo semplice, perde totalmente un Defrel che va al doppio della sua velocità. La sua gara non procede diversamente: va a corrente alternata, mostrando personalità solo a tratti nonostante la gara sulla carta molto abbordabile.

Koulibaly 5: Non c’è traccia del numero 26 partenopeo in occasione del vantaggio avversario, Defrel è libero di mirare e uccellare Andujar con un tiro preciso senza che il difensore francese batta ciglio. Dopo l’avvio non esaltante prova ad emergere con un paio d’interventi decisi, ma tutto ritorna alla malinconica normalità quando è sempre troppo contratto in occasione della doppietta personale del francese di Di Carlo.

Albiol 6: Defrel e Brienza gli danno poca tregua svariando su tutto il fronte d’attacco. Lo spagnolo, tra gli ultimi a mollare a Kiev, non tiene quel ritmo ma riesce comunque a limitare i danni al cospetto di avversari brevilinei e sempre incisivi. Sempre utile in fase d’impostazione

Ghoulam 6: In avanti ci mette gamba e fiato, come a Kiev dove era apparso in condizioni brillanti. Tra i più propositivi in avanti, sempre costante la sua spinta. In difesa però sono dolori e soffre tanto le percussioni di Volta, come in occasione del secondo pari romagnolo.

David Lopez 5,5: A differenza di Jorginho ci mette la presenza, cercando di disimpegnarsi con costrutto in fase di non possesso. Ci riesce solo in alcuni spezzoni di gara, non brilla in fase di costruzione.

Jorginho 5: Si dimostra ancora nel vivo del suo momento negativo, compassato, a tratti un ectoplasma. Avrebbe il compito di dettare i tempi della manovra di un Napoli chiamato ad ammazzare l’incontro, le giocate in verticale si contano sulle dita di una mano, completamente assente in fase di non possesso.

Callejon 5,5: Spreca un paio di occasioni nitide a rimorchio della manovra azzurra, il passo è il solito ma non riesce mai a mette realmente la sua impronta sull’incontro.

Hamsik 6: Serviva la voglia di lottare per emergere con tre punti di platino da un periodo cupo, il capitano  ne mette a profusione, manca il guizzo negli ultimi quindici metri, non sempre preciso.

(Dall’82 Insigne sv.)

Mertens 7,5: Un quarto d’ora sulle sue, poi è lestissimo nell’approfittare della per nulla irreprensibile retroguardia avversaria e battere Agliardi. Nel momentaneo 1-1 c’è tutta la grinta che il numero 14 partenopeo è tra i pochi a non aver mai lesinato. Lo spettacolo continua in occasione del raddoppio, brucia con passo fulmineo i suoi dirimpettai sull’out mancino e serve a Gabbiadini la palla del 2-1. Chiude il cerchio ad una partita veramente sublime dall’altissimo livello, tutto il meglio che il folletto di Leuven ha da offrire nel suo vasto repertorio, con il goal del 3-2 confezionato  tutto di opportunismo.

Gabbiadini 6,5: Centravanti per l’occasione, fa quello che in questa stagione non ha mai smesso di fare, bucare la rete con una continuità disarmante. Ben servito da Mertens mette in mostra le sue – mai nascoste – doti da centravanti di nascita e supera Agliardi per il momentaneo 2-1. Sempre pericoloso da fuori area.

( Dal 65′ Higuain sv: Di questo Napoli-Cesena per il Pipita resta la frizione con il San Paolo. Nient’altro)

 

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