REPUBBLICA – Tante incognite per il futuro del “San Paolo” tra restyling, inchieste e protocollo Uefa

Il campionato volge ormai al termine ed, in attesa dei verdetti in casa Napoli, è il momento di stringere i tempi per gettare le basi su un’importante progettualità. Sotto i riflettori lo stadio “San Paolo”, del quale il restyling dovrebbe partire quest’estate. Ancora tutto nebuloso, nonostante la strada spianata da De Laurentiis e le solite problematiche del caso, riscontrate nei massimi vertici del Comune partenopeo, detentore della proprietà dell’impianto di gioco di Fuorigrotta. Ma non solo.

E’ storia recente infatti, l’inchiesta aperta dalla Uefa per le intemperanze dei tifosi azzurri giovedì scorso nel match contro la Dnipro in Europa League. Non solo bengala e materiale pirotecnico per le due splendide coreografie ma anche scale occupate ed un raggio laser costantemente puntato. E’ proprio da qui che parte la vera problematica. Come riporta oggi Repubblica infatti, la Uefa starebbe pensando ad un ultimatum definitivo al Napoli per lo stadio, in vista della prossima stagione europea. Il prossimo incontro tra tutte le parti è fissato per il 15 giugno: se l’impianto azzurro non dovesse rispettare i criteri ed il protocollo Uefa, non sarà ritenuto idoneo per le competizioni internazionali il prossimo anno.

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