Napoli, è ancora troppo tardi. Mirante esagera, ma l’atteggiamento condanna gli azzurri

Brutto e irritante l’atteggiamento degli azzurri nella trasferta del Tardini. Il Parma, ormai retrocesso e reduce dell’ennesima settimana di caos e malumori, tira fuori quella grinta sconosciuta – invece – agli uomini di Rafa Benitez. Non è certo l’undici titolare a rovinare i piani dello spagnolo e l’entusiasmo dei tifosi azzurri, fiduciosi dell’occasione giusta per recuperare punti preziosi alla Roma, uscita sconfitta da San Siro. Piuttosto è la voglia, quella lasciata negli spogliatoi per un intero tempo regolamentare, a condurre gli azzurri verso un inaspettato pareggio: dagli errori di Andujar alla lentezza di Duvan Zapata, che prende il posto da titolare di Higuain, ma disputa forse la peggiore partita di questo campionato. Napoli assente e incosciente, immaturo e distratto, che subisce e non trova la via giusta per avvicinarsi alla porta avversaria nei primi 45’ di gioco.

Discorso diverso al rientro in campo dopo l’intervallo, con gli azzurri sotto di un gol, ma compatti e fiduciosi. I cambi di Benitez modificano l’assetto tattico, restituendo un minimo di velocità e precisione con i titolarissimi. E’ un Napoli completamente a trazione anteriore, con l’ingresso di Callejon e quello del Pipita, che prendono, rispettivamente, il posto di Zapata e quello di Gargano. Ma a cambiare le sorti del match non sono unicamente i cambi adottati dal mister azzurro, quanto la grinta messa in campo e la concentrazione ritrovata. La cattiveria, quella assente nella stragrande maggioranza delle gare decisive – rivelatesi poi vane – restituisce agli azzurri quel manto bello quanto frustrante. Da Callejon ad Hamsik, passando per i tentativi di Higuain e il gol del pari di Mertens: il Napoli torna sulla strada giusta, ma lo fa troppo tardi. E’ enorme il rammarico, così come lo sono i miracoli di Mirante – sbagliato non definirli tali, considerando l’andamento del portiere gialloblù – che rendono più amara la notte azzurra e regalano un solo punto al Napoli in attesa del match più importante dell’intera stagione.

Sarà proprio la trasferta di Kiev a tirare le prime somme del percorso azzurro, a metà tra l’addio e il rinnovo di Rafa Benitez. L’ingiusto pareggio dell’andata complica la strada verso la finale europea, ma la gara del Tardini dovrà, obbligatoriamente, tirare le orecchie agli azzurri e riaprire gli occhi a chi dovrà tornare in campo giovedì. La testa, ancor prima delle gambe, sarà elemento determinante per agganciare un traguardo da lungo tempo sudato e ambito. L’ennesimo passo falso, dopo l’umiliante sconfitta di Empoli, non potrà che servire da lezione all’intera rosa, responsabile fino all’ultimo respiro di aver sprecato, ancora una volta, l’opportunità per un posto in Champions.

Francesca Di Vito

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