Quei fantastici anni ’90. L’ultima finalista italiana in EL quando si chiamava ancora Coppa Uefa

C’era una volta l’Italia calcistica vincente. C’era una volta un tempo in cui le squadre di club italiane erano protagoniste. L’Europa calcistica terra di conquista per i club del campionato riconosciuto da tutti come “il più bello del mondo”.

Bei tempi di una volta, verrebbe da dire, rileggendo i recenti risultati dei nostri club in campo internazionale. Lo scenario assume i contorni del disastro sportivo se poi, carte alla mano, ci si rende conto che gli ultimi risultati degni di nota risalgono agli albori dell’anno duemila.

Assurdo ed a tratti incomprensibile per chi guarda il calcio come un fenomeno locale, senza sporgersi qualche nazione più in là dove lo spettacolo è tutte le settimane.

C’è da rendersene conto e non sappiamo quanto i padroni del nostro calcio abbiamo letto la situazione. Il calcio italiano è anni luce indietro essendosi crogiolato per decenni nella convinzione che qui è tutto più bello.

Semifinali di Europa League, Fiorentina e Napoli a giocarsi la finalissima di Varsavia contro Siviglia e Dnipro. L’eccitazione con la quale si vive questo momento (così come la vittoria della Juventus in semifinale di Champions) è evidente, come un bambino ai primi giorni di scuola. Non siamo forse più abituati a certi palcoscenici e spulciando i numeri della sorella minore (l’Europa League) delle ultime annate non possiamo che confermare un certo dato.

Pronti con gli scongiuri e gli amuleti, ma c’è da sapere che l’ultima finale di una squadra italiana in EL risale addirittura al lontano 98-99. Non si era ancora consci della possibilità del millenium bug, crogiolati dagli anni ’90. Finalista vincente, il Parma dei Buffon, Cannavaro, Thuram, Crespo, Veron, Dino Baggio, Chiesa. Insomma, una signora squadra che schiantò in finale il Marsiglia con un secco 3-0.

E dopo? Dopo il vuoto. Mai più in finale una squadra italiana ed anche le partecipazioni alle semifinali si diradarono nel tempo. Stagione ’01-’02, Milan ed Inter sconfitte entrambe in semifinale per mano degli olandesi del Feyenoord e del Borussia Dortmund. ’02-’03 è la Lazio a soccombere sotto i colpi del Porto. ’04-’05 ancora il Parma spinto fuori dal CSKA Mosca poi la Fiorentina attendendo sino alla stagione ’07-’08. L’ennesimo vuoto sino alle soglie dei giorni nostri; bisogna attendere la Juventus lo scorso anno per assaporare il profumo di semifinale.

Dati evidenti, essenziali che confrontati con quelli precedenti gli anni duemila danno uno spaccato evidente dell’involuzione del calcio nostrano. Riavvolgendo il nastro e prima del Parma vincente, la finale Inter-Lazio con il trionfo di Simoni e Ronaldo (’97-’98), l’Inter in finale sconfitta dallo Schalke (’96-’97), la finale Parma-Juventus (’94-’95). Ogni anno un italiana in finale se non vincente (Inter nel ’93, Juventus nel ’92, Torino nel ’91, Inter e Roma nel ’90, Juventus nel ’89).

Altri anni, altre stagioni, altri giocatori. Il nastro riavvolto si ferma su un’annata, stagione 88-89. Sul tetto d’Europa il Napoli di Maradona. Ci fermiamo qui signori, non vorremmo indugiare troppo sulla storia.

Antonio Picarelli

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