Una gara d’autore, una guida per i compagni. Trascinatore, il migliore in campo per SpazioNapoli è…


Tre punti colti con la grinta di chi non poteva mancare l’ennesima occasione. Il Napoli supera il Milan al termine di una gara che l’espulsione lampo – dopo 42 secondi, record in Serie A – di De Sciglio trasforma in un graduale, costante, assedio. Un’affermazione importante, scacciando i fantasmi che l’errore dal dischetto di Higuain e la difesa ad oltranza rossonera sembravano far presagire l’ennesima occasione persa. Così non è stato, e la truppa di Rafa Benitez lancia un’incoraggiante segnale in classifica e si appresta ad affrontare, con il giusto spirito, la fondamentale sfida del San Paolo contro il Dnipro.

Fulmini e saette – Una gara in cui sugli scudi si è posto tutto il pacchetto di trequartisti partenopei. Instacabile Callejon, più dedito al servizio dei compagni che alle classiche proiezioni in avanti. Un incanto Lorenzo Insigne, pronti via il servizio sontuoso a causare il rigore e l’espulsione, a seguire un corredo di lavoro difensivo e continue verticalizzazioni, inviti sempre a supporto degli avanti azzurri, ormai un marchio di fabbrica di ogni prestazione del numero 24 partenopeo. Devastante l’impatto sull’incontro di Dries Mertens, un vero e proprio incubo per la retroguardia avversaria, completamente sfiancata dall’assedio azzurro, una lama affilata nel più soffice burro: un assist perfetto per il raddoppio del Pipita, dolce e deciso l’appoggio per Ghoulam a confezionare il definitivo 3-0. Scardina ogni equilibrio Manolo Gabbiadini, giocando tra le linee pronto ad azzannare la preda al momento giusto. Un velo a dipingere il goal di Higuain, il guizzo da centravanti vero per il suo nono goal in maglia azzurra. A trascinare i compagni, da vero capitano, è stato però il numero 17 partenopeo, assoluto protagonista di questo posticipo della 34a giornataMarek Hamsik è il migliore in campo della sfida di stasera.

Capitano, mio capitano – Guida la squadra dal primo al novantesimo, non è ancora scoccato il primo di gioco ed è già alle spalle di De Sciglio pronto a colpire: rigore, espulsione ed una gara che si presume in discesa. Ci prova per più di un’ora, svaria su tutto il fronte d’attacco, cerca l’invito per i compagni e la conclusione da fuori con piglio e personalità, manca solo il guizzo definitivo, quello in grado di incardinare tutto a dovere ed arriva al settantesimo di gioco, quando è ormai da quindici minuti arretrato in mediana complice l’ingresso di Gabbiadini. Destro preciso a superare un, fino ad allora ed anche oltre, irreprensibile Diego Lopez. Il pallone accarezza il montante e si deposita in rete, è 1-0, c’è spazio per l’urlo liberatorio, tre punti e testa al Dnipro, c’è una semifinale di Europa League da giocare.

Edoardo Brancaccio

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