Le pagelle di Napoli-Milan: i rossoneri reggono settanta minuti, poi le grandi firme azzurre dilagano

Andujar 6: Blocca sicuro una bordata da fuori di Bonaventura, una giocata alla sudamericana in disimpegno su Destro. Per il resto fa da spettatore.

Maggio 6: Gli affanni in copertura sono pochi e gestiti senza patemi, l’esterno azzurro ha modo di spingere con continuità e lo fa garantendo costanti folate sulla destra.

Albiol 6: Preciso nei tempi d’intervento, non lesina il proprio contributo in impostazione. Dall’ingresso di Luperto sale in mediana.

Britos 6: Limita ai minimi termini gli avanti rossoneri nelle poche volte in cui viene chiamato in causa. Sempre accorto sul gioco aereo.

Ghoulam 6,5: Completamente esonerato da mansioni difensive, il Milan dalle sue parti non dà praticamente mai segni di vita, supporta con costanza la fase offensiva lì, sulla sinistra, dove il Napoli stasera è devastante. Duetta alla perfezione prima con Insigne e poi con Mertens. Da un suo spunto sulla sinistra nasce il 3-0 di Gabbiadini.

David Lopez 6: Garantisce il giusto equilibrio, mai impensierito dai dirimpettai rossoneri. Non è chiamato agli straordinari, certo, ma è sempre al posto giusto al momento giusto.

(Dall’83’ Luperto sv: esordio in Serie A per uno dei più brillanti elementi della Primavera azzurra.)

Jorginho 5: Dei graduali progressi mostrati nelle ultime apparizioni non c’è traccia, spreca un’innumerevole quantità di palloni a metà campo. Poco la presenza fisica quando c’è da fare filtro, mai lucido quando c’è da giocare in verticale.

(Dal 55′ Gabbiadini 7: Il grimaldello di Rafa Benitez per scardinare una partita che necessitava della spinta giusta. Si piazza tra le linee cercando i varchi giusti, prova la conclusione da fuori e l’assist per i compagni in attesa dell’occasione più propizia. Marchia a fuoco laa gara con un velo a propiziare il raddoppio di Higuain ben servito da Mertens e la rete del 3-0, a mettere definitivamente in ghiaccio l’incontro, d’opportunismo sulla respinta corta di Diego Lopez.)

Callejon 6,5: Tanti chilometri macinati facendo ammattire i suoi diretti avversari, continue le proiezioni alla ricerca del jolly. Meno presente sotto rete, più attivo in versione assist man: al millimetro l’invito per Insigne ciccato dal numero 24 partenopeo nella prima frazione di gara.

Hamsik 7,5: Una prima frazione di gara sontuosa, pronti via e spunta alle spalle di De Sciglio procurando rigore ed espulsione del terzino rossonero. Incanta tra le linee svariando a tutto campo, cerca i compagni in uno, due tocchi, sempre alla  ricerca del corridoio in verticale, tenta a più riprese la conclusione a rete. Nel secondo tempo le occasioni diminuiscono, con i rossoneri a costruire un fortino negli ultimi venti metri. Con l’ingresso di Gabbiadini arretra a metà campo ed al 70′ di gioco l’urlo liberatorio, sblocca il risultato con un destro preciso che bacia il palo e non lascia scampo all’estremo difensore avversario

Insigne 6,5: Giusto il tempo di partire ed è già nel vivo del gioco, pronto ad imbeccare sul velluto Hamsik nell’azione da rigore ed espulsione di De Sciglio. Qualche imprecisione sotto rete, ma tutto compensato da un indispensabile lavoro oscuro macinando – alternandosi con Callejon –  su entrambe le fasce e da una collezione di palloni al bacio, col compasso, per i compagni.

(Dal 68′ Mertens 7: L’impatto sull’incontro è devastante, 20 minuti ad un’intensità fin troppo eccessiva per le flebili difese rossonere, sfiancate da un assalto durato oltre un’ora. Guizzi continui, serpentine e cambi di passo ubriacanti, su due delle tre reti c’è la sua firma d’autore fatta di percussioni incontenibili a testa all’alta sull’out mancino: un assist per l’accorrente Higuain e un’intuizione a servire Ghoulam in occasione del definitivo 3-0.)

Higuain 6: Ha tra i piedi l’occasione di collocare la sfida sui binari giusti, ma dagli undici metri la sua conclusione potente è preda di un Diego Lopez molto reattivo. Un errore che ne condiziona la gara dal primo minuto, dove il Pipita non mostra la disinvoltura e la cattiveria che gli è propria in area di rigore. Torna il sorriso al 74′ quando servito da Mertens con un destro violento sigilla il risultato sul 2-0 superando, stavolta, il portiere rossonero.

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