Le pagelle di Empoli-Napoli: ancora un black out per gli azzurri, al “Castellani” va di scena il festival degli orrori

Andujar 5: Maccarone lo infila a freddo, Uccellato ben due volte dal fuoco amico, sull’autorete di Britos è complice con una smanacciata molle, prova a rimediare sul 3-0 empolese ma la serata è di quelle da incubo.

Maggio 5,5: Troppo leggera la marcatura su Pucciarelli sul vantaggio avversario, dove l’attaccante riesce a servire in scioltezza Maccarone, Ci mette gamba e piglio, dando il meglio in fase offensiva – è suo lo spunto a servire Hamsik sul 3-1 – ma quando affondano, nonostante l’esterno ci provi, è dura domare gli sguscianti avversari.

Koulibaly 4: Fin dai primi scampoli di gara si capisce che per il francese non sarà una serata semplice, purtroppo la realtà è nettamente peggiore dei presagi. In costante affanno al cospetto della rapidità degli avanti di Sarri, la trasferta di Empoli è un incubo. Bruciato da Maccarone sull’1-0, incapace di reggere il passo di Saponara sul raddoppio toscano e infine praticamente annichilito da Pucciarelli sul tris empolese. Nella confusione più totale, per lui al Castellani è notte fonda.

Britos 4: In Toscana inverte radicalmente un trend che l’aveva visto protagonista, costante nel rendimento. La sfortunata autorete del 2-0  è solo il coronamento di una gara dove gli errori sovrastano, di gran lunga, le note positive. Tanti gli errori, sia in anticipo che in marcatura, lascia praticamente sguarnita la difesa con uno svarione a metà campo in occasione del tris empolese.

Ghoulam 4,5: Il forfait di Strinic lo costringe agli straordinari ed il risultato è eloquente. Mai in partita, spettatore non pagante sull’out mancino dove i suoi dirimpettai fanno il bello ed il cattivo tempo. Benitez lo richiama in panchina ai primi rintocchi della seconda frazione di gara.

(Dal 50′ Albiol 5,5: Il turno di riposo gli viene negato da una retroguardia che per 45 minuti imbarca acqua in ogni dove. Gestisce l’ordinaria amministrazione, guidando un’inedita difesa a 3, fino all’ingresso di diritto nel festival dell’autorete con il 4-1 che chiude l’incontro.)

Gargano 5,5: Per un tempo è l’unico a lottare in un Napoli che è rimasto negli spogliatoi. Imbastisce un duello all’arma bianca, senza mai tirare indietro la gamba, con l’intera mediana avversaria, ma è completamente abbandonato al suo destino.

Inler 4,5: Lento, macchinoso, sempre secondo su ogni pallone. Non riesce mai a dare il proprio contributo in fase di costruzione dove gli errori sono continui, praticamente assente in fase di filtro. Totalmente spaesato, imbrigliato nella ragnatela tessuta da Sarri a centrocampo.

(Dal 72′ Gabbiadini: sv)

Callejon 5: A differenza di molti suoi compagni è vivo, fa sentire la sua presenza con i suoi classici strappi coprendo l’intera fascia destra, il rendimento, però, non  all’altezza.

Hamsik 5,5: Le due reti azzurre nascono da due spunti del capitano. Un classico inserimento a cagionare l’autorete di Laurini e una botta tremenda da fuori a battere Sepe e firmare il definitivo 4-2. Due folate isolate in una gara dove vaga alla continua ricerca del proprio posto tra le linee, senza mai riuscire a trovare il bandolo della matassa.

Mertens 5: Evanescente, gli avversari lo toccano duro e non fanno sconti, gradualmente scompare non lasciando mai la propria impronta sull’incontro.

(Dal 59′ Insigne 5,5: Subentra chiamato a guidare un’insperata riscossa. Alla bisogna fa l’esterno in un centrocampo a 5 mettendoci cuore, scatti e polmoni, ma il quadro è ormai ampiamente compromesso, nella testa più che nel risultato del campo.)

Higuain 5: Lampi zero, così come gli spunti, la difesa empolese lo doma con una prestazione eccellente e per l’argentino non c’è mai modo di dar spazio alla propria classe e alla sua incisività. Prova anche ad arretrare per innescare i compagni, il risultato non cambia.

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