“Chi semina bene ad aprile raccoglie a maggio”, da Empoli a Varsavia è il momento della verità

“Chi semina bene ad aprile raccoglie a maggio”. Era questo il consiglio di Rafa Benitez alla vigilia dell’inizio del tour de force del Napoli che, nei primissimi giorni del corrente mese doveva affrontare campionato, Coppa Italia ed Europa League per decidere del proprio futuro. Sulla carta tutto lasciava presagire al meglio: la squadra era unita, pronta, motivata, preparata eppure tutto (o quasi) è andato nel verso sbagliato. Il calcio, così la vita è infatti imprevedibile e dal 4 aprile la fortuna ha deciso di voltare le spalle ad Higuain e compagni, fino poi alla splendida ripresa con i fasti d’Europa e la rimonta in campionato.

LA DISFATTA DI ROMA. Tutto è iniziato dal big match dell’Olimpico contro i giallorossi, che non vincevano tra le mura amiche da cinque mesi. Higuain e soci dal loro canto, erano reduci dall’approdo ai quarti di Europa League e da qualche risultato non troppo convincente in campionato, tra tutti il ko di Verona ed il pari interno con l’Atalanta. Ma la gara contro Totti e compagni era troppo importante per sbagliarla. Basterà Pjanic al 25′ per spegnere ogni speranza partenopea, allungando in classifica e ridimensionando le ambizioni degli avversari. Poco male però: il campionato è lungo e dopo 4 giorni c’è modo di riscattarsi con i cugini laziali al “San Paolo” per la semifinale di Coppa Italia. Il Napoli era reduce dall’1-1 dell’andata in trasferta e forte di più risultati a favore. Ed ecco la doccia fredda: ancora un 1-0 questa volta al 79′ e per mano di Lulic, davanti al pubblico di casa. Una vera mortificazione che scaturisce una reazione a catena: il presidente De Laurentiis contro tutti indice il ritiro forzato a tempo indeterminato, accusando i propri giocatori di una condotta settimanale poco seria.

LA RINASCITA. Aprile è solo all’inizio ed il Napoli continua a seminare. L’atmosfera si tinge dei colori della battaglia e gli animi non sono sereni. Le riposte però, devono venire dal campo e non tardano ad arrivare: un sonoro 3-0 alla Fiorentina ed un 4-1 storico al Wolfsburg nel match di andata dei quarti di Europa League, scacciando via ogni fantasma di un periodo nero. E non è tutto: ancora 3-0 al Sant’Elia di Cagliari ed un 2-2 nel match di ritorno europeo, che regala al Napoli la qualificazione in semifinale dopo 26 anni. Complici i passi falsi di Roma e Lazio, si vola anche in campionato: ancora un 4-1 contro la Sampdoria e quarto posto riconquistato, a meno due dal terzo e meno tre dalla Lazio seconda.

IL PRESENTE. La semina continua bene ed il mese di aprile è quasi terminato. Prima di voltare pagina del calendario però, in programma c’è la gara di domani contro l’Empoli, squadra rivelazione allenata dall’ottimo Sarri e con una politica di gioco giovane e frizzante. Insomma, un team da non sottovalutare, con un atteggiamento propositivo ma cinico che ogni grande squadra dovrebbe sempre palesare. Nella gara di domani il diktat in casa Napoli è chiarissimo: vincere ancora, sperando in un passo falso di Roma e Lazio e completare così la rimonta. A sei giornate dal termine del campionato, ogni minimo errore può essere decisivo ed è fondamentale confermarsi costantemente attenti e preparati per conquistare i propri obiettivi. Ma non solo: dopo la gara contro il Milan in programma domenica al “San Paolo”, si torna in Europa per affrontare il Dnipro per le semifinali di Europa League, con Varsavia nel mirino. Sarà il momento della verità: si vedrà davvero a cosa potranno ambire i partenopei in questa stagione ma soprattutto, se a maggio sarà tempo di raccolto.

Alessia Bartiromo
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