Lo show nello show di De Laurentiis e Ferrero tra motorini, canzoni irriverenti e due squadre che sognano in grande

Sono tra gli indiscussi protagonisti del calcio italiano, due personaggi irriverenti, particolari, spesso sotto i riflettori con il grandissimo merito di aver trascinato in alto i rispettivi club, seppur in momenti ed in prospettive diverse. Sono proprio loro, i presidentissimi di Napoli e Sampdoria: parliamo di Aurelio De Laurentiis e Massimo Ferrero, che domenica sera si sconteranno al “San Paolo”. In palio tre punti per l’Europa, che sanno di aggancio per una e fuga per l’altra, a coronamento di una stagione davvero positiva e di una crescita sempre repentina. Romani di nascita, una vita nel cinema per entrambi e da pochissimo nel mondo del calcio, al quale si sono approcciati con umiltà ed entusiasmo ma soprattutto con un piglio deciso e sopra le righe che li accomuna in tanto, creando tra loro un rapporto di reciproca stima ed affetto.

PRESIDENTI VULCANICI. Tantissimi sarebbero gli aneddoti da raccontare e che li hanno visti protagonisti nell’ultimo periodo. Se il patron azzurro è meno avvezzo a comparsate televisive preferendo duri e spigolosi sfoghi post partita in diretta sulle reti sportive, il massimo dirigente blucerchiato è ormai un vero e proprio anchorman presenziando costantemente a talk show, trasmissioni comiche, collegamenti in diretta da ogni luogo con la solita irriverenza che lo contraddistingue e che ne fa un personaggio unico e simpaticissimo. L’apice del successo nel piccolo schermo però, è arrivato con a partecipazione a Sanremo dove ha regalato una performance canora indimenticabile, insieme ai complimenti informali alla bellezze delle giornaliste sportive la domenica. Se le peculiarità di Ferrero ormai si riscontrano all’ordine del giorno, per indicare quelle di De Laurentiis bisogna scavare nel tempo: indimenticabile le fuga in motorino con uno sconosciuto durante la cerimonia della formulazione dei calendari nel 2011, gli sfoghi contro la classe arbitrale che danneggerebbero il club azzurro e la presa di posizione più che attuale contro la squadra all’indomani dell’eliminazione in semifinale di Coppa Italia. Insomma, la diplomazia non appartiene a questi due vulcanici presidenti, pronti all’occorrenza ad alzare la voce ed a farsi valere.

MA IN CAMPO… Per la gestione del club la situazione è diversa: oculata, seria ed in progress, come ama dire il presidentissimo partenopeo. Nei dieci anni precisi dell’era De Laurentiis, il Napoli è risorto dalle ceneri del fallimento e della retrocessione a tavolino in serie C, conquistando ottimi piazzamenti in classifica, due Coppe Italia ed una Supercoppa. Ma non solo: tantissimi gli acquisti di lusso, tra tutti Cavani, Lavezzi, Higuain, Callejon e Reina insieme alla valorizzazione di talenti italiani quali Insigne e Gabbiadini ed una politica chiara e decisa, votata a preservare il bilancio sempre in verde con risultati soddisfacenti ed in crescendo. Per Ferrero questo è il primo anno sportivo in forza alla Samp, scatenatissimo sul mercato: sono arrivati Muriel ed Eto’o a gennaio, godendo di una classifica che fa sognare: quinto posto, meno tre proprio dal Napoli quarto ed Europa alla portata.

METTI UNA DOMENICA AL “SAN PAOLO”. Domenica, con tutta probabilità, i due istrionici presidenti saranno seduti accanto in Tribuna Autorità, rivendicando una sete di vittoria già palesata proprio in questi giorni, scaldando al meglio il pre partita. Il numero uno blucerchiato ha già avvisato i partenopei: “Farete la fine della Roma, sudati ed impauriti dopo la sconfitta per mano della Samp”.  Per De Laurentiis invece, continua a parlare il campo tra Europa League e campionato, con il fantasma del ritiro prolungato sempre alla porta. Higuain e soci quindi, non possono far altro che vincere…

Alessia Bartiromo
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