Contro il Napoli sciopero del tifo al “Sant’Elia”, ecco i quattro giocatori nel mirino della furia ultras

Un clima molto pesante aleggia intorno ad un Cagliari sempre più in zona rossa e che vede la retrocessione in serie B con occhi disillusi. La classifica parla chiaro: il penultimo posto fa male, ancor più a sette giornate dal termine di una stagione sempre in salita e che ha visto nell’aggressione ai tifosi l’altro ieri sera forse il punto più basso. Un atto di grande violenza gratuita quello occorso ad Asseminello, dove un folto gruppo di ultras ha malmenato alcuni giocatori e vandalizzato le strutture. Come riporta oggi la Gazzetta dello Sport, secondo i supporter sardi, alcuni calciatori sono rei di un comportamento poco professionale durante la settimana, non dando poi il massimo in campo.

Si tratta di Avelar, Longo, Murru e Dessena, nel mirino della furia degli ultras e minacciati palesemente: “In caso di brutta prestazione contro il Napoli non sarà facile uscire dallo stadio stasera” scrive oggi la rosea, riportando il concetto portante del forte colloquio avuto ieri dopo l’accaduto tra il capitano Conti ed una rappresentanza di ultras. Toni accesi e decisi, promettendo come sempre impegno e dedizione in campo. Il supporto sugli spalti però non ci sarà, nonostante una politica di prezzi bassa e tante bellissime iniziative per incentivare la presenza allo stadio, anche di bambini e famiglie.

Il “Sant’Elia” stasera non sarà tutto esaurito, anzi: osservati speciali ancora Murru e Longo, colpiti dai tifosi persino con qualche ceffone. In più, una storica rivalità e poca simpatia con i tifosi del Napoli e la squadra all’ombra del Vesuvio, tingono il tutto con colori ancora più forti. Il match è servito, sperando sia dato spazio soltanto al sano sport ed al bel calcio.

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