Il Napoli che piace, che fa sognare. Potrebbe essere questo lo slogan di una serata tedesca così trionfale per i partenopei. La squadra di Benitez gioca una partita tatticamente perfetta: annienta gli avversari, limitando fortemente i centrocampisti del Wolfsburg e spegne gli animi avversari nonostante l’entusiasmo che i sostenitori della Volkswagen Arena hanno riservato ai propri beniamini.
PRIMI MINUTI DI AGONISMO- Forza, grinta, determinazione. La squadra partenopea i primi 10′ soffre, ma ha la forza di non disunirsi. La carica di Andujar al momento dell’ingresso in campo era necessaria per respingere il tifo dei sostenitori della compagine tedesca. Per far capire che il Napoli c’era. Dopo le prime difficoltà, alla prima occasione utile il Napoli passa in vantaggio. Il gol di Higuain mette la partita in discesa. La forza della compagine partenopea è quella di non alzare la mani dal manubrio, di non accontentarsi del pareggio, come spesso si era fatto. Così, al successivo spiraglio possibile, arriva il raddoppio. La tattica di Benitez funziona. I lupi tedeschi sfiorano il gol al tramonto del primo tempo, ma c’è poco altro.
RIPRESA SOTTO CONTROLLO- Il Napoli continua a spingere sull’acceleratore. Così come contro la Fiorentina. Continua ad attaccare e a pressare gli avversari. Una prestazione corale che ha fatto luccicare gli occhi dei tifosi azzurri, che da tempo richiedevano una prestazione con così tanta voglia di vincere. Il Napoli ha saputo dare continuità alla sfida di domenica in campionato ed ha saputo monetizzare al meglio le occasioni capitate.
SOFFERENZA- C’è stata. Molta di più rispetto alla Fiorentina. Solo un super Andujar ha evitato un paio di gol avversari. Però il calcio è anche questo. Il Napoli ha saputo rispondere con maturità. Quando c’era da subire ha subìto sbilanciandosi costantemente alla ricerca dell’ennesima rete, ma ha avuto la forza di contrattaccare. Forte anche del risultato che si era delineato.
Una prestazione, quella di ieri sera, che davvero fa ben sperare l’ambiente partenopeo. Guai però a sfidare la scaramanzia. Del resto il diktat dell’allenatore è sempre lo stesso: “testa bassa e lavorare, spalla a spalla”. Intanto però il Napoli ottiene una splendida vittoria in campo tedesco e nove anni dopo, sebbene non si tratti di Berlino, in Germania il cielo è di nuovo azzurro, l’azzurro di Higuain e compagni.
Francesco Vassura