Il Napoli al “San Paolo” tra trend da invertire, crisi da scacciare e polemiche da allontanare

Montella contro Benitez, Salah contro Higuain, Neto contro Andujar, viola contro azzurri, riscatto contro tempesta. Sono tantissimi i temi del match di oggi tra Napoli e Fiorentina, le due deluse di lusso dalla Coppa Italia, eliminate proprio in settimana a sorpresa rispettivamente da Lazio e Juventus e che si daranno battaglia oggi pomeriggio al “San Paolo” per posizioni di classifica ambiziose ma soprattutto dimostrare ai tifosi, agli addetti ai lavori ma soprattutto a se stessi, che la qualità c’è ed è anche tantissima. Non si può sbagliare, almeno non più. Ancor meno tra le mura amiche dove i passi falsi sono stati già tantissimi ed ora come ora, sarebbe l’ennesima spinta verso un precipizio ripido e dal quale darebbe quasi impossibile risalire. Lo sa Benitez, che ha preferito il silenzio stampa alla vigilia del big match, lo sanno gli azzurri particolarmente concentrati a Castel Volturno in questi primi giorni di ritiro. Il centro sportivo casertano diventerà un bunker in caso di risultato insoddisfacente anche oggi, ipotesi da non dover neanche considerare e che sarebbe un altro fulmine a ciel sereno. Ma ancor di più, lo sa De Laurentiis che in settimana ha scatenato un vero putiferio dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia, ad un passo dalla finale.

Il presidentissimo ha alzato la voce forse troppo tardi ma quando ancora qualcosa è recuperabile: c’è ancora la fase finale dell’Europa League da giocare ed una classifica corta da scalare e non sarebbe giusto già perdere le speranze a nove giornate dal termine della stagione, non poche ma neanche tante. E’ doveroso dare una sterzata decisa tra tattica, risultati ed atteggiamento: solo insieme queste tre caratteristiche porteranno ad un cambiamento repentino ed ad una rinnovata serenità tra squadra, staff, società e soprattutto i tifosi, particolarmente delusi da un’annata che avrebbe potuto regalare molte altre soddisfazioni.

Tempo quindi di risposte sul campo e scelte: spazio al turn over, anche per dare un segnale forte. In campo va chi è motivato e sereno, non chi vive Napoli come un distrazione o chi ha dimostrato di non godere della giusta forma e serenità. Di fronte oggi alle 15 al “San Paolo” ci sarà un’altra delusa della Coppa Italia da superare, la Fiorentina. Quello dei viola contro la Juventus è stato un harakiri ancor maggiore, godendo però di un momento positivo in campionato, meno globalmente. Si giocherà a viso aperto, senza abbassare la guardia: due tecnici che si conoscono, due squadre ce si rispettano e che fanno del gioco in velocità e tecnico i propri punti di forza. Il diktat è non subire reti, cercando di invertire il trend delle ultime infernali settimane azzurre dove gli attaccanti restano a secco e la porta di Andujar troppo inviolata. Insomma, non chiamiamola prova del nove ma quella di oggi è una gara ugualmente molto importante, per ridefinire gerarchie, motivazioni, obiettivi. Se neanche dopo la sfuriata del presidente ci dovesse essere una risposta forte, ci sarà davvero da porsi qualche domanda in più.

Alessia Bartiromo
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