L’ANALISI – Zapata vs Salah, duello tra giovani talenti ed un dato in comune

Profumo di goal, una sfida nella sfida tra le sfumature di Napoli – Fiorentina. Un dato in comune tra due atleti diametralmente opposti, per caratteristiche tecnica e profilo, un comune denominatore nel sangue, un killer istinct per pochi eletti.

La sfida di domani, di scena al San Paolo, porta anche il raffronto tra due veri e propri cecchini, media goal da urlo quelle di Duvàn Zapata e Mohamed Salah.

Panteròn – Strabordante forza fisica, grande stacco di testa, buona tecnica abbinata ad una discreta dinamicità. E poi c’è quel senso del goal che è questione di genetica più che di abnegazione ed impegno in allenamento. Qualità, quelle di Zapata, limate sotto l’accorto sguardo di Rafa Benitez. Sette reti nella prima stagione in azzurro per il colombiano, otto realizzazioni nella stagione in corso, sei goal in campionato in 531 minuti giocati per una media strepitosa di una rete ogni 88 minuti.

Saetta – Una sorpresa, ma solo per chi non ne conosceva le giocate ai tempi del Basilea. Salah ha fatto spalancare la mascella in molti al suo approdo in Serie A. Rapidità devastante, grandissimo dribbling, capacità innata di colpire le retroguardie avversarie a sangue freddo, con cinismo e lucidità. Un vero affare del direttore sportivo viola Pradè, riuscito a portare l’egiziano in riva all’Arno a completamento della cessione di Cuadrado al Chelsea. Un atleta in grado di spostare gli equilibri e vedere la porta con prodigiosa continuità, sette goal totali con la Fiorentina, quattro in campionato per 380 minuti giocati, una media di una realizzazione ogni 95 minuti di gara.

Edoardo Brancaccio

 

 

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