Sconfitta pesante all’Olimpico. De Sanctis tiene a galla i giallorossi

Aprile il mese della verità. Aprile il mese delle scelte. Aprile il mese per quantificare il valore di questa rosa e delle scelte societarie d’inizio anno. Europa League, campionato e Coppa Italia, tutto in un mese.

Si affrontano le squadre che più di ogni altra hanno deluso nelle ultime settimane. Roma irriconoscibile, Napoli a fase alterne. Giallorossi usciti prematuramente dalle coppe e con il solo campionato per non concludere in maniera fallimentare una stagione iniziata per vincere tutto. Partenopei ancora vivi su tra fronti ma che spesso steccano, alternando prestazione importanti ad amnesie collettive.

Garcia ha scelte obbligate con Totti ancora infortunato, Benitez recupera quasi tutti (con Insigne che scalpita in panchina) e preferisce De Guzman ad Hamsik.

Svantaggio di misura – Si chiude in svantaggio. Uno svantaggio di misura in un primo tempo ben giocato ed equilibrato. I giallorossi lo sbloccano con una bella manovra offensiva orchestrata da Iturbe e conclusa da Pjanic. I ritmi dei primi minuti non sono proprio esaltanti; squadre che si rispettano e che si studiano combattendo a centrocampo e rimanendo cortissime. Napoli che sembra più pimpante con un ottimo Mertens sulla sinistra ed un propositivo Jorginho che si spegne con il trascorrere dei minuti. Giallorossi invece nervosi, tanti i contrasti fallosi degli uomini di Garcia e due ammonizioni (che sarebbero dovuti essere forse tre o quattro) nei primi venti minuti. Rischia grosso De Rossi che forse meriterebbe la doccia anticipata. La Roma però è sopita e colpisce alla prima occasione utile. È il bosniaco Pjanic ad andare in rete. I partenopei sembrano proprio essere una delle sue vittime preferite. Napoli però in partita e la sfida si accende d’improvviso. Si innesca Higuain ed il Napoli si riaccende. L’argentino prima lancia Callejon solo davanti a De Sanctis, poi prova l’azione personale con la palla di poco alta. Qualche dubbio nella prima azione con De Guzman che colpisce a botta sicura e Manolas che in scivolata salva la propria rete con la palla che gli rimbalza sull’avambraccio. Rigore o no si chiude con i giallorossi in vantaggio. C’è voglia di scrivere di calcio.

Immeritatamente sconfitti  Il secondo tempo riparte come si è chiuso il primo ma il risultato resta immutato. I giallorossi vincono una sfida determinante in chiave Champions ed allontanano gli azzurri anche dal terzo posto in attesa delle sfide del pomeriggio. Mertens è sempre il più in palla, crea scompiglio il giocatore belga sulla sinistra dell’attacco azzurro. Bravissimo De Sanctis in un paio d’occasioni parando d’istinto le due conclusioni del belga. Prova a mischiare le carte Benitez mandando in campo Gabbiadini al posto di Callejon. Napoli che chiude la Roma nella propria area e meriterebbe di gran lunga il pareggio. Giallorossi spesso in affanno e che stentano ad organizzare una ripartenza degna dei propri interpreti. La tiene su De Sanctis ancora una volta prodigioso sul neo entrato Gabbiadini. Mentre i tifosi giallorossi schiariscono le ugole al suono dei soli beceri cori inneggianti al Vesuvio, i tecnici effettuano tutti i cambi a disposizione. Ibarbo e Paredes per i romani, Insigne e Duvan per il Napoli. Gli azzurri hanno la colpa di non riuscire a trovare il pareggio e quando ci si gioca la Champions non è poco. A poco valgono le tante occasioni create e la netta superiorità, pane solo per le statistiche. Il migliore Napoli delle ultime uscite resta al palo collezionando la quarta sconfitta in trasferta in altrettante partite. Anche questa è statistica.

Antonio Picarelli

 

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