Aprile dolce dormire. Napoli, guai seguire il proverbio popolare

Guai a seguire il proverbio popolare. “Aprile dolce dormire“.

Mai mese fu più importante nella stagione calcistica in corso. Mesi e mesi a tentare di trovare la continuità. Uno straccio di prestazione convincente successiva ad una bella vittoria. Napoli che non si è mai spinto oltre la soglia, verso l’ottimo.

Alternanza di risultati con l’ultimo mese a non lasciare bei ricordi e facili entusiasmi per il proseguo del campionato. Cattiveria agonistica, in campionato come in coppa, in Italia come in Europa. Nei termini della lingua parlata dal popolo, la “cazzimma”.

Ora basta così, basta sbagliare o continuare a procedere a singhiozzi. Una pulita alle candele del motore, un controllo a tutti gli ingranaggi e la macchina azzurra nel mese di aprile dovrà viaggiare a velocità di crociera.

Si inizia subito dal difficile, sabato santo per sfidare la Roma all’Olimpico. Una sfida che non ha bisogno di presentazioni. Quattro giorni appena e si passa sull’altra sponda del Tevere, contro la Lazio al San Paolo per il ritorno delle semifinali di Coppa Italia.

Quattro ad indicare il mese della primavera ma anche il numero di giorni ricorrenti tra una sfida e l’altra. Dodici aprile, la viola al San Paolo prima della sfida in Germania contro il Wolfsburg.

I sardi per un sfida mai facile, in casa come fuori, per poi capire chi andrà avanti in Europa contro i teutonici avversari. Si finisce con la Sampdoria al San Paolo per poi provare a colpire l’azzurro Sepe a difesa della porta toscana.

E poi? Poi Benitez ed il suo futuro. Il tecnico non potrà prendere più tempo, il mese da lui più volte indicato come decisivo per le permanenza in azzurro è giunto. Via la maschera dei dubbi.

Ora è il momento di mettere il turbo, acquisire la giusta convinzione per provare a tramutare una stagione ancora incognita in una passerella trionfale.

Antonio Picarelli

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