DALL’ATLETI AZZURRI AL SAN PAOLO – Le quattro differenze tra andata e ritorno nell’incontro tra Napoli e Atalanta

Contro l’Atalanta, tra sfida di andata e ritorno, il Napoli ha raccolto due 1 – 1 perdendo quelli che sarebbero potuti essere 4 punti in più in classifica. Stesso risultato di un girone fa quando si giocò allo Stadio Atleti Azzurri d’Italia con tantissime differenze rispetto a quella sfida, che si possono riassumere in quattro principali pilastri.

La sfortuna – La Dea Bendata non può sempre sorridere ma al Napoli, in questo remake contro i nerazzurri, ha proprio voltato le spalle. Gli azzurri hanno provato in tutti i modi a siglare una rete in più degli avversari, ma la porta bergamasca sembrava stregata; tralasciando uno Sportiello che quando vede azzurro è come se vedesse rosso, hanno indossato i panni da portiere anche Denis Cigarini salvando sulla linea due occasioni clamorose e strozzando in gola l’urlo di gioia dei tifosi. Oltre ai due ex azzurri si è messo di mezzo anche il palo, colpito da De Guzman nella ripresa.

Calo di motivazioni – Rispetto alla gara dello scorso novembre, quando il Napoli era in corsa per posizioni più prestigiose in campionato, ieri sera si è vista al San Paolo una squadra scarica e povera di quelle motivazioni che ne hanno sempre caratterizzato il rendimento. Sembrerebbe quasi che la rosa di Benitez, e l’allenatore stesso, si siano rassegnati in campionato aspettando solo la sua fine e puntando tutto sull’Europa League e sulle coppe in generale; comportamento rischioso visto che, in caso anche del minimo errore, gli azzurri si ritroverebbero a dover fare i conti con una stagione fallimentare.

Duvan Zapata – Nella gara di Bergamo il Napoli si era appoggiato sulle spalle di Gonzalo Higuain che aveva siglato uno straordinario gol del pareggio, ma che poi si era fatto ipnotizzare da Sportiello dal dischetto. Al San Paolo ci ha pensato invece l’alter ego dell’argentino, ovvero Duvan Zapata che ancora una volta entrando dalla panchina è andato a segno ed ha salvato gli azzurri.

Edy Reja – Sulla panchina dell’Atalanta un girone fa sedeva Stefano Colantuono mentre ieri al San Paolo la Dea era guidata da Reja, ex allenatore del Napoli mai dimenticato da società e tifosi, che ha saputo imbrigliare l’undici azzurro con la sua esperienza e acume tattico.

 

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