Selvaggia Lucarelli risponde ai napoletani: “A quei livelli di ignoranza ci si può solo rassegnare”

Selvaggia Lucarelli attacca di nuovo Napoli e i napoletani. “Sulla quantità di insulti, minacce e auguri di morte che continuano ad arrivarmi per un mio articolo garbato su Libero dalla PARTE marcia di Napoli e dintorni non mi pronuncio neanche, vi raccontate benissimo da soli  – scrive su Facebook – A quei livelli di ignoranza ci si può solo rassegnare”.

Poi si scaglia anche contro l’inviato di Sky, Paolo Chiariello. Il giornalista partenopeo, aveva scritto un post contro la Lucarelli sullo stesso social network:

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“Mi prendo invece la briga di rispondere al giornalista di Sky Paolo Chiariello che sulla sua pagina facebook si unisce al coro della gente inutilmente offensiva e in preda a un ingiustificato vittimismo, citandomi in un’arringa sgrammaticata – continua nel suo messaggio la giornalista di Civitavecchia – Il problema è il video postato qui sotto in cui mentre parla in diretta Sky da Piazza del Plebiscito (poi ripreso da Il fatto, Il Mattino, Leggo etc..) , qualcuno dietro di lui si azzuffa. La scena non raccontava nulla di che, semplicemente, come altri mille video di inviati attorno ai quali accadono cose impreviste, faceva sorridere. Non è che se il tutto fosse accaduto alla sagra della mortadella a Bologna sarebbe cambiato qualcosa. Io commento “L’inviato di Sky che parla compunto e i due che si prendono a mazzate in Piazza del Plebiscito dietro di lui. Momenti indimenticabili.”. Una frase ironica, senza alcun sottotesto. Peccato che Chiariello ci veda un attentato al giornalismo, a Napoli, alla libertà di pensiero, alla dignità e forse all’equilibrio climatico della costiera amalfitana. Gentile Chiariello, a parte la cialtroneria nel definirmi “una tale Selvaggia Lucarelli”, perché se non sa chi sono vuol dire che non legge neppure le prime pagine dei principali quotidiani del paese e neanche se riguardano temi di cui si sta occupando da inviato (oltre che non sapere quanto ho fatto per accendere i riflettori sulla Terra dei fuochi), mi spiega gentilmente cosa ci sarebbe di velenoso nella mia frase a commento del video? Inoltre, mi tocca spiegarle che il video me l’ha mostrato un collega napoletano e l’ho ripreso dalla bacheca di un napoletano quando aveva già più di 300 condivisioni (se vuole le do il link). Riguardo i pregiudizi da cui difende Napoli, non si capisce bene a cosa faccia riferimento e onestamente non capisco neanche cosa intende quando domanda “come si fa a difendere la libertà di pensiero da chi ha due neuroni in testa che non si incontrano blabla?”. Cosa c’entra la libertà di pensiero? Guardi che nessuno ha tentato di tapparle la bocca, non è un vignettista del Charlie Hebdo, si calmi. Raduni i suoi, di neuroni, e torni lucido, anziché offendere a casaccio. E infine, anche se si era trattato di uno scontro tra un tossico o ubriacone o non si sa che e della gente lì per caso, bastava chiarirlo, benché alla fine non cambi proprio niente, la scena è ugualmente grottesca. L’inviato che anni fa, durante un Capodanno a Napoli, si trovò il tizio dietro le spalle che pensò bene di sparare un colpo con la pistola, non si scandalizzò mica perché il video fece il giro dei siti. Non si sentì mica in dovere di gridare al pregiudizio perché a Napoli non tutti sparano con la pistola a Capodanno. Lo sappiamo che Napoli non è tutta così. Si rassereni, davvero. E infine, se lo lasci dire, visto che fa il giornalista sdegnato, sappia che sono sdegnata anche io nel vedere un italiano così sciatto e approssimativo nel suo post. Congiuntivi assenti, punteggiatura a caso, noncuranza scritto “non curanza” e così via. Del resto, l’ho vista in collegamento più volte in questi giorni e l’ho trovata decisamente non all’altezza del ruolo e della tv per cui lavora, ma l’avrei tenuto per me. Avrei scelto la strada della noncuranza. Tutto attaccato però”.

 

 

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