Con la testa già in Europa, contro il Banik Ostrava nel 74′ sconfitta e odissea durante il viaggio di ritorno

Qui fu Napoli” apre la settimana europea degli azzurri a seguito della gara di campionato contro il Cagliari riportando alla memoria dei tifosi l’esperienza in coppa contro una squadra ceca, in vista della gara che giovedì vedrà impegnata la compagine napoletana a Praga contro il temibile Sparta. Oltre al confronto dello scorso anno contro il Viktoria Plzen, con due sconfitte in entrambi i match, la gara contro il Banik Ostrava nel lontano 1975 rappresenta la prima esperienza contro una formazione dell’allora Cecoslovacchia. All’epoca gli azzurri venivano da due turni superati agevolmente contro Videoton e Porto, il sorteggio degli ottavi di finale sembrava quasi un segno del destino per il Napoli, conoscendo poco l’imponenza della squadra ceca e prendendo sottogamba l’impegno, soprattutto nella gara che compromise il turno, quella del San Paolo, dove con un netto 0-2 il Banik si impose e ipotecò il passaggio ai quarti di finale.

Napoli_1974-75Gli azzurri avevano l’obbligo morale di badare anche al campionato, considerando la posizione di vertice che occupava assieme con la Juventus, in un torneo che suscitò in molti tifosi speranze e sogni di vedere finalmente cucito sulle maglie azzurre quel tricolore mai conquistato, ma si sapeva che con Vinicio in panchina i principi di conservazione dei calciatori in vista di altri impegni era pura utopia, pertanto a quattro giorni dal big match del San Paolo contro la Juventus in uno scontro che avrebbe detto molto sulle velleità dei partenopei, la squadra vola in Cecoslovacchia a giocarsi il tutto e per tutto per cercare di ribaltare le sorti di una qualificazione completamente nelle mani del Banik, in campo tutti i titolari eccetto Clerici che ha bisogno di tirare il fiato. Sforzo immane per gli azzurri, gara tignosa e complicata sotto l’aspetto tattico, con i cechi accorti in difesa ed ermetici sulle fasce, pronti a chiudere le sgroppate di Orlandini e Massa, abili nelle ripartenze con Albrecht e Kolecko, cecchini dell’andata, pronti a pungere.

Come un fulmine a ciel sereno il Napoli passa, nella zona centrale del campo Braglia supera un paio di avversari come birilli, si presenta ai limiti dell’area, spara un bolide che quasi piega le mani del portiere Michalik, clerici-bragliasulla respinta arriva Ferradini ad insaccare e a rendere meno inverosimili i tentativi di rimettere in sesto le cose, cercando di pareggiare e portarsi almeno ai supplementari, Ma i presupposti cadono imperterriti a pochi minuti dal termine della gara, quando il Banik perviene al pareggio sfruttando uno sbilanciamento della retroguardia azzurra nel tentativo di provare un forcing decisivo ai fini del risultato, Siany in fuga supera Bruscolotti e Pogliana, nei pressi di Carmignani gli basta un tocco per spingere in rete il pallone-qualificazione. Peccato, ci avevano creduto e quasi la volontà stava per premiare la compagine di Vinicio. Ritorno a Napoli e testa subito alla Juve. Magari fosse così, gli azzurri nella gara di campionato contro i bianconeri si sciolgono come neve al sole e subiscono una sonora scoppola, 2-6 recita lo score del match, conseguito oltretutto in casa, fattore decisivo che mette a tacere anche la spavalderia in campionato. Unico a brillare, guarda casa, il “riposato” Clerici, autore di una doppietta e di un terzo gol mancato causa errore dal dischetto.

Succede però l’inverosimile, la platea azzurra applaude i propri beniamini, qualcosa sfugge ai più, qualcuno saprà spiegare davvero cosa è successo, e sarà proprio il futuro capitano Bruscolotti a chiarire le reali cause di una disfatta senza precedenti: “Il viaggio del ritorno durò due giorni. Dormimmo una notte sulle poltrone di un aeroporto ed arrivammo a Napoli solo il venerdì“. Gli azzurri pagarono questi eventi sfortunati nella partita contro la Juve: le gambe erano troppo legnose per poter applicare correttamente la tattica del fuorigioco! Che soddisfazione fu per noi uscire tra gli applausi pur avendo preso sei goal!. In molti si chiedono ancora cosa ne sarebbe stato del campionato del Napoli senza quella trasferta maledetta in terra ceca, qualcuno scommette che le sorti di quella stagione sarebbero state ben diverse.

Ecco le immagini della gara contro il Banik Ostrava in Cecoslovacchia:

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