Torneo Loris e Daniele: memoria, aggregazione e vero calcio al Bognar di Pozzuoli

Anche quest’anno ha preso vita a Pozzuoli il torneo dedicato alla memoria di Loris Di Roberto e Daniele Del Core, autogestito e curato dagli amici dei due giovani tragicamente strappati alla vita nel 2006. Una profonda amicizia, cementificata frequentando il parco Bognar, barbaramente spezzata dall’ingiustificata follia omicida di un coetaneo.

Come recita quella che è ormai diventata una tradizione da sette edizioni, il cemento del Campetto Bognar ha ospitato le 16 squadre iscritte al torneo che, divise in 4 gironi, hanno dato battaglia partita dopo partita ed emozione dopo emozione. Il primo calcio d’inizio il 16 giugno ed ora, dopo settimane di palpitanti sfide, si è giunti alla finalissima che si disputerà domenica 13 luglio alle 18.30.

Nella giornata di ieri si è svolta la seconda semifinale che ha visto opporsi i ragazzi dello Slavia Bognar al Via Napoli. SpazioNapoli ha seguito la gara sulla gradinata “Loris e Daniele” gremita in ogni ordine di posto; i colori e l’odore acre dei fumogeni e i cori d’incitamento hanno fatto da cornice ad un match che ha rispettato i favori del pronostico: netta vittoria del Via Napoli per 8-1 e ticket staccato per la finale contro la Serenissima (sul sito il calendario completo).

Tutte le emozioni, i gol, le gesta atletiche e le esultanze sono raccontate da Nico Erbaggio e Giulio Alfano in web radio nel programma “Tutto il Bognar minuto per minuto”.

Abbiamo chiesto proprio a Nico quando e come nasce l’idea di raccontare in radiocronaca il memorial dedicato ai due amici: “Il torneo nasce nel 2008 ma è dallo scorso anno che si è deciso di raccontare le partite del Bognar. L’idea nasce per caso: proprio lo scorso anno, il mio compagno di radiocronaca Giulio Alfano era in treno tornando da Roma ed ammazzava il tempo nella lettura del libro “Clamoroso al Cibali” scritto da Riccardo Cucchi, testo che racconta della trasmissione sportiva più seguita d’Italia: “Tutto il Calcio minuto per minuto”. Tante le storie narrate in questo libro tra cui quella di Tonino Raffa il quale esprimeva il desiderio un giorno, terminata la carriera, di fare ritorno all’albero adiacente al campetto della parrocchia da dove avrebbe iniziato a narrare le gesta dei ragazzini durante le partitelle.”

Nasce così, quindi, la pazza idea di raccontare in radiocronaca quello che è molto di più di un semplice torneo estivo di calcetto. Il Bognar rappresenta l’identità, l’appartenenza, la fratellanza e il ricordo di persone, giovani, meno giovani, bambini (a iosa) che ogni anno si ritrovano lì, nello stesso luogo, sullo stesso cemento, contornato dagli stessi striscioni e murales dedicati a Loris e Daniele. Un’identità per la quale gli organizzatori del torneo lottano e si battono ogni anno, con abnegazione e sacrificio, restringendo il campo dei partecipanti ai ragazzi che conoscevano Loris e Daniele o quantomeno alle persone che vivono il Bognar e la sua atmosfera di aggregazione ogni giorno.

“L’originalità consiste nel ritornare alle origini” affermava Antoni Gaudi, il massimo esponente del modernismo catalano. Il Trofeo Loris e Daniele rappresenta proprio questo: un viaggio a ritroso nella memoria e nei ricordi di un calcio autentico fatto di sudore, lacrime, passione ed amicizia. Un amore per il calcio vecchio stile che prosegue da molti anni e continuerà con le “nuove leve” dei tornei under che vedono protagonisti tantissimi ragazzini destinati a formare le squadre del Bognar del futuro per mantenere la linea di tradizione, appartenenza e memoria.

Antonio Allard

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