La condizione atletica sorride agli azzurri, Paco de Miguel punta di diamante dello staff di Benitez

Dietro ai grandissimi risultati di una blasonata squadra di calcio c’è sempre uno staff eccellente e preparato, pronto a fare costantemente la differenza. E’ questo il caso del Napoli di Benitez e di tutti coloro che lavorano alacremente dietro le quinte, per ottenere il meglio dalla rosa in forza, non tralasciando mai alcun dettaglio. Tra i tanti elementi di rottura rispetto al passato, la Rafaevolution ha portato anche una preparazione atletica completamente diversa, come si potuto notare già la scorsa estate a Dimaro: addio ripetute tra i boschi e carichi atletici sfiancanti e benvenuto lavoro tecnico tattico sin da subito, puntando a sedute più brevi ma intense, adottando un metodo che ha fatto le fortune delle più grandi squadre iberiche e della Nazionale spagnola.

Artefice di tutto ciò è il preparatore atletico Paco de Miguel, punta di diamante dello staff di Benitez, che adesso, al termine di una stagione ricca di impegni e dai continui tour de force, può raccogliere tutti i consensi del caso. Se a settembre ed ancor prima a luglio, erano tantissimi gli scettici del cambio di rotta, preferendo un ritiro più usuale e tipico del calcio italiano, adesso, dati alla mano, non si può che applaudire al meticoloso e scrupoloso lavoro dei preparatori azzurri, capaci non solo di ridurre al minimo infortuni e defezioni ma anche e soprattutto di ottenere il massimo da ogni pedina, per tutto l’arco dell’anno. Una scommessa non da poco, considerando che, fino al termine di marzo, si è giocato praticamente sempre ogni tre giorni. Per coloro che vogliono ancora storcere il naso ricordando gli infortuni del Napoli, ricordiamo che questi sono stati sempre di natura traumatico – contusiva e non muscolare: i rarissimi stiramenti occorsi si sono infatti risolti in tempi brevissimi. Anche il leggero calo atletico partenopeo avvenuto tra gennaio e febbraio era soltanto fisiologico e figlio delle pressioni esterne, della stanchezza mentale e di una condizione psicologica non al top.

Insieme allo staff medico del Dottor De Nicola, indiscussa eccellenza campana, sono stati apportati numerosi cambiamenti rispetto al passato, in un panorama che investe a trecentosessanta gradi la salute del giocatore: prima di tutto sedute di allenamento giornaliere di circa 70 minuti, con due giorni di riposo settimanali ed un lavoro intenso, in particolar modo tecnico e tattico. In palestra soltanto 15 minuti, con circuiti aerobici e di resistenza. I test specifici sui giocatori sono molto frequenti: acido lattico, condizione atletica, peso, frequenza cardiaca, resistenza insieme ad una ferrea dieta personalizzata per rendere sempre al top. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: il Napoli è ormai giunto al termine della sua stagione ed è ancora brillante e scattante, arrivato al meglio anche per la finale di Coppa Italia, dove ha subito un calo psicologico soltanto nella ripresa ma che, stringendo i denti, ha palesato la sua forza conquistando un trofeo meritato e prestigioso. Complimenti quindi a Benitez, Paco de Miguel ed il fantastico staff partenopeo: se è il bilancio della stagione del Napoli è più che positivo è sicuramente anche merito loro.

Alessia Bartiromo
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