Il Napoli ha finalmente ritrovato una solidità difensiva invidiabile, ma gran parte del merito va attribuito ad uno dei leader che da anni indossa la maglia azzurra
Dopo l’annata blackout del post scudetto, in questa stagione il Napoli è tronato ad essere protagonista in Serie A. A cinque giornate dalla fine, il sogno scudetto è ancora vivo, ed il duello contro l’Inter di Lautaro e compagni si preannuncia entusiasmante e ricco di colpi di scena.
Se gli azzurri possono continuare a sognare in questo ultimo mese di campionato, gran parte del merito va attribuito ad Antonio Conte e al suo modus operandi. Il tecnico leccese è riuscito a donare un’identità ben marcata ai partenopei, che sono tornati ad essere discretamente prolifici in zona gol, ma soprattutto solidissimi in difesa, tanto da guadagnarsi il titolo di miglior difesa dei top 5 campionati europei.
Nel reparto arretrato c’è un leader silenzioso, che da anni svolge il suo lavoro in maniera egregia e rimane il perno della linea difensiva azzurra, mentre al suo fianco continuano ad alternarsi pedine. Accusato spesso di essere l’anello debole della linea a quattro, cambiando l’ordine degli allenatori il risultato non cambia: è lui il titolare fisso.
Napoli, il vero leader è Rrahmani: dal 2020 è il perno della difesa azzurra
Il Napoli in questo momento si gode la miglior difesa d’Europa: con appena 25 gol subiti e ben 15 clean sheet, nessuno è riuscito a far meglio degli azzurri. Dietro questo grande risultato, oltre al grande lavoro di Antonio Conte e del suo staff, c’è un calciatore che da anni è il vero baluardo della difesa partenopea, Amir Rrahmani.

Arrivato a Napoli nel lontano 2020, il difensore kosovaro è stato impiegato con costanza da tutti i tecnici che si sono alternati sulla panchina azzurra. Nonostante nel capoluogo campano siano transitati diversi top player in difesa, Amir è sempre stato l’unico vero insostituibile del pacchetto arretrato.
Dall’ultimo in ordine cronologico, Kalidou Koulibaly, con cui ha giocato 37 volte insieme, passando per Alessandro Buongiorno, con il quale quest’anno ha condiviso il campo in 22 occasioni, non dimenticando Kim (31 uscite fianco a fianco), collega nell’annata del tricolore, finendo con Juan Jesus, con il quale ha portato a termine più partite, 77 in totale, e Rafa Marin, l’ultimo che ha debuttato dal primo minuto in campionato proprio a Monza.
Insomma, Rrahmani è il vero insostituibile del pacchetto arretrato, con buona pace dei suoi detrattori che da anni lo accusano di essere l’anello debole della difesa del Napoli.