Pasquale Mazzocchi ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo il Napoli, la sua routine da calciatore ed il suo passato difficile: parole emozionanti
Pasquale Mazzocchi è un calciatore che incarna il sogno di ogni tifoso napoletano: quello di vedere un giovane talento della propria città indossare la maglia del Napoli. Il suo trasferimento all’ombra del Vesuvio nel gennaio del 2024 è stato il coronamento di un sogno, sia per lui che per tutta la sua famiglia, vista la possibilità di poter indossare la maglia azzurra e diventare un simbolo di appartenenza e passione per la città.
Nella giornata odierna, il laterale partenopeo ha rilasciato diverse dichiarazioni, alcune bellissime, che raccontano anche di un passato difficile che accomuna spesso i giovani scugnizzi di questa città. Napoli è una città magnifica, che però sa essere anche molto crudele. Pasquale è l’esempio vivente che inseguendo i propri sogni ci si può riscattare, uscendo anche da situazioni molto complesse.
Napoli, Mazzocchi senza veli: “Ci sono giorni in cui ho dormito con il giubbotto addosso, perché non avevo un euro”
Nella corso della puntata di Drive&Talk, uno dei format per Youtube del Napoli, Pasquale Mazzocchi si è raccontato a cuore aperto.
Si passa dalle rivelazioni sulle condizioni economiche difficili da cui proveniva alla volontà di non mollare alle prime difficoltà:
“Ci sono giorni in cui ho dormito con il giubbotto addosso, perché non avevo un euro. Ero lontano da casa, non avevo nessuno. Sono tutti quei dettagli che nessuno vede, ma tu li ricordi. Sai cosa hai trascorso, cosa hai passato per arrivare qua. I sacrifici che hai fatto. Quei giorni che facevo finta per avere mal di testa, per non uscire con amici perché non avevo soldi
Tu non puoi raccontare ogni volta queste cose, quando ti dicono che sei fortunato. Ora sto facendo un’intervista, lo dico, perché è giusto che la gente e chi si approccia a fare questa carriera, deve capire che non è tutto rosa e fiori. E non bisogna abbandonare il sogno alle prime difficoltà. Se poi riesci dove vuoi arrivare, arrivi a toglierti soddisfazioni”

Nel corso della carriera, soprattutto negli anni delle serie minori, Mazzocchi ha continuato a credere fortemente nel proprio sogno, nonostante gli dicessero di trovarsi un lavoro:
“Quando ero in Serie D mi dicevano ‘Che fai lì. Vai a lavorare, guadagni di più’. Ma io non mi sono mai fatto prendere da queste cose. Io sono stato molto fortunato ad essere il più piccolo della mia famiglia. Avendo come riferimento i miei fratelli, sapevo che se non avessi fatto il calciatore, mi avrebbe aspettato tutt’altra vita”
Oggi Pasquale Mazzocchi è un calciatore di Serie A, e gioca per la squadra della sua città come ha sempre desiderato… “Un uomo senza sogni è un uomo morto”, e Pasquale non ha mai smesso di sognare.