Le speranze Champions del Napoli

Il Napoli ha cambiato, lo ha fatto ancora. Per la terza volta in questa stagione. Aurelio De Laurentiis ha optato per un nuovo avvicendamento in panchina dopo aver scelto inizialmente Rudi Garcia, allontanato per incompatibilità con lo spogliatoio e per aver disperso l’eredità tecnica, tattica e mentale lasciata da Luciano Spalletti, eroe dello scudetto. Il presidente azzurro ha poi scelto di far ritornare in panchina Walter Mazzarri dopo dieci anni dal suo addio del 2013 in direzione Inter, ma i risultati del toscano sono stati persino peggiori rispetto a quelli del francese, anche per una filosofia di gioco che mal si conciliava con le caratteristiche dei giocatori del Napoli. E così la terza via è stata Francesco Calzona, che ricopre il doppio incarico visto che è anche il commissario tecnico della Slovacchia.

Perché Calzona? Perché è uno di quegli allenatori che più ha assorbito un certo stile che ha contraddistinto il Napoli delle stagioni recenti. È stato al fianco di Maurizio Sarri per tre stagioni all’ombra del Vesuvio, ma ha ricoperto anche il ruolo di collaboratore tecnico con Luciano Spalletti, lavorando ogni giorno a stretto contatto con il tecnico di Certaldo. La missione, neanche troppo velata, è una sola: portare il Napoli in Champions League. Certo, la classifica non è particolarmente incoraggiante ma non lascia neppure i partenopei spacciati in tal senso. La sensazione è che gli azzurri abbiano ancora il destino in mano: con un filotto di vittorie, potrebbero pensare di raggiungere nuovamente il palcoscenico europeo più prestigioso. Sulla Champions, così come per altri eventi, puoi avanzare la tua previsione e dare un’occhiata alle quote Eurobet qualificazione Champions Napoli.

La squadra di Calzona è attesa, nel finale di stagione, da numerosi scontri diretti che in questo momento rappresentano un vantaggio, un’opportunità da sfruttare più che un ostacolo da aggirare. Gli azzurri affronteranno l’Atalanta in casa (30 marzo), la Roma sempre al Maradona (28 aprile) e ancora il Bologna fra le mura amiche (12 maggio), oltre a viaggiare verso la Toscana per sfidare la Fiorentina alla penultima giornata di campionato (19 maggio). Ebbene, la sensazione è che molto si deciderà in queste quattro sfide, ma al contempo il Napoli dovrà cambiare passo anche contro le medie e le piccole, foriere di numerosi punti persi fino a questo momento che costringono i partenopei a rincorrere in maniera quasi disperata il piazzamento.

Bisogna poi tenere conto di un fattore molto importante. L’Italia, infatti, è messa molto bene nel ranking UEFA per nazioni che giudica il percorso delle squadre di ogni campionato in tutte e tre le coppe europee (Champions League, Europa League e Conference League). Se il nostro Paese riuscisse a rimanere nelle prime due posizioni – cosa che ad oggi si può dare quasi per scontata – allora l’Italia avrebbe un posto in più per la prossima Champions League, che sarà “nuova” in quanto andrà incontro a una riforma sul formato. Ciò significa, nella pratica, che il quinto posto darà accesso alla competizione europea in maniera diretta esattamente come gli altri quattro. Si tratta di un dettaglio (o forse no) che, in una lotta così serrata, può rivelarsi fondamentale.

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