“Vergognosa aggressione al nostro capitano”, il comunicato del club campano dopo l’episodio shock

Brutto episodio venuto fuori praticamente in campo, con aggressione al capitano del club campano, nel corso dell’ultima partita di campionato.

È successo in Serie D, in occasione del recupero della sedicesima giornata del campionato dilettantistico, per il match tra Angri e Portici.

Il club del Portici, attraverso un duro comunicato ufficiale, ha spiegato cose è successo nel corso della sfida contro l’Angri.

Portici, Serie D

Portici, il comunicato ufficiale sull’aggressione al capitano

Quello che segue, è il comunicato ufficiale sull’aggressione di alcuni tifosi al capitano del Portici, Maurizio Maraucci. Ecco cos’ha scritto il club sulla propria pagina ufficiale:

“La sfida contro l’Angri, valevole per il recupero della 16^a giornata di campionato di serie D, è durata soltanto 45 minuti, terminati sul punteggio di 1 a 0 a favore degli azzurri.

L’atmosfera s’è riscaldata al 42’ quando l’Angri ha sbagliato il calcio di rigore del possibile pareggio e Maraucci è diventato bersaglio in campo e fuori di insulti e minacce per aver “disturbato” le operazioni di preparazione del rigore. Fin qui tutto ha fatto pensare alle consuete dinamiche di gioco alle quali si assiste ogni domenica, e nulla lasciava presagire ciò che è accaduto poi negli spogliatoi.

Mentre la squadra si apprestava a rientrare nel proprio spogliatoio, infatti, il capitano Maurizio MARAUCCI, attardatosi a discutere sul campo, ed essendo quindi tra gli ultimi a rientrare, è stato colto di sorpresa e circondato da 3-4 persone a volto coperto, per poi essere aggredito con una scarica violenta di calci e pugni. Rimasto a terra tramortito, è stato difeso dal compagno Biagio Filogamo, anch’egli colpito però dagli aggressori. Maraucci, fortemente scosso, e con i segni visibili su torace, spalle e fianchi per l’aggressione subìta, è stato portato all’interno dello spogliatoio, al cui interno è calata, su tutti gli altri calciatori e sui membri dello staff, un’atmosfera di sgomento.

Con questi presupposti, dunque, sono venute meno tutte le condizioni per riprendere il gioco. Non c’era più alcuna partita da giocare. In questo momento, importa poco parlare di risultati sul campo, di pareggio, vittoria o sconfitta, e in merito alla gara saranno gli organi preposti a deciderne l’esito. La certezza è che, per quanto avvenuto nell’intervallo della sfida, di un vincitore non c’è traccia; resta soltanto la traccia di un unico sconfitto: il CALCIO!

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