Cessioni di Koulibaly, Mertens e Insigne, Spalletti non si è “incatenato”: il motivo

L’estate della grande rivoluzione azzurra ha portato via con sé diversi campioni che hanno segnato la storia del club nell’ultimo decennio. Tra le tante partenze, le più illustri sono quelle relative a Dries Mertens, Lorenzo Insigne e Kalidou Koulibaly.

Entrambi potevano restare, ma solo a determinate condizioni contrattuali; l’obiettivo della dirigenza azzurra, infatti, era quello di ridurre il monte ingaggi.

La scorsa estate, non appena seduto sulla panchina del Napoli, Luciano Spalletti aveva tuonato in conferenza “Per Koulibaly mi incateno“. Questo, però, non è accaduto in questa stagione nonostante la partenza del centrale senegalese.

L’edizione odierna de Il Mattino, spiega i motivi dietro la scelta del tecnico di Certaldo che certamente non ha forzato per la permanenza di suoi campioni.

Lorenzo Insigne Napoli
Lorenzo Insigne Napoli (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

DI seguito quanto evidenziato:

“È accaduto, con tratti molto meno accentuati, anche a Napoli, dove il trentacinquenne Mertens Core ‘e Napule ha trovato spazio soltanto nel finale della scorsa stagione e poi non ha rinnovato perché era partito da una base di 4 milioni netti”.

“In quella vicenda contrattuale Spalletti ha deciso di non entrare perché consapevole dei paletti che De Laurentiis avrebbe fissato per questo campionato e così è stato anche per Insigne e Koulibaly: avrebbe mai potuto “incatenarsi”, come promise un anno fa in caso di cessione di Kalidou, di fronte ai 40 milioni per un quasi svincolato?”.

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