Simeone racconta: “Avevo una voglia matta di farlo”. Poi sullo scudetto e il gol in Champions

Il Napoli arriva da un’estate complicata durante la quale c’è stata una vera e propria rivoluzione tecnica. I leader come Koulibaly, Mertens e Insigne sono andati via e al loro posto sono arrivati ragazzi giovani con l’obiettivo di ridare linfa vitale ad un progetto che era ormai alla fine di un ciclo.

Tra i tanti nuovi arrivi, c’è anche quello di Giovanni Simeone, attaccante argentino, arrivato dal Verona. Il “Cholito“, grazie alle sue prestazioni è entrato subito nel cuore dei tifosi napoletani.

Simeone ha rilasciato alcune dichiarazioni a Il Mattino dove ha raccontato il primo impatto con la sua nuova avventura.

Giovanni Simeone Napoli
Giovanni Simeone Napoli (Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)

Di seguito quanto evidenziato:

Il Napoli sta bene, con i piedi per terra. Questa cosa di essere lassù sia in campionato che in Champions fa venire solo una voglia di continuare così, consapevoli che questa è la strada giusta. Siamo tranquilli e l’idea di dover migliorare sempre ci dà ancora più forza”.

Perchè ha accettato il Napoli? “C’è stato qualcosa di speciale, quasi magico, fin dal primo momento in cui mi hanno parlato di Napoli. Ho sentito dentro di me delle vibrazioni positive, una voglia matta di indossare questa maglia. Ho avuto altre tentazioni questa estate ma quell’emozione che mi ha dato la parola Napoli non me l’ha data nessuno. C’è allegria a stare qui. E tutto questo mi dà una quotidiana forza. Vedo tutti sulla stessa linea. Anguissa, Di Lorenzo sono favolosi, hanno doti che vengono da dentro. Ma anche di Meret apprezzi la sua personalità”.

La verità? “Da noi nessuno è più di nessuno. Siamo tutti uguali“.

Il gol al Liverpool e la corsa negli spogliatoi di San Siro? “Non si pensa a nulla in quei momenti, è una sensazione. Come l’attimo prima di fare gol, non hai tempo per pensare. Durante quella corsa a San Siro e il bacio sul tatuaggio, mi sono lasciato andare, naturale, semplicemente. È la cosa più bella. Vivere il momento, il presente: non c’è nulla di più meraviglioso”.

Cosa pensa suo padre? “Mi scrive messaggi ogni giorno ma una volta mi lasciò un biglietto in cui c’era scritto “innamorati del gol, è la cosa più bella”. Ma lui non è il mio mister, è mio padre. E le sue telefonate, i suoi consigli sono per la vita di tutti i giorni, sono le parole dette a un figlio. Non sono le frasi di un allenatore, non sono suggerimenti tecnici. Parliamo delle nostre vite, lui a Madrid, io ora a Napoli”.

Napoli da Scudetto? “Può continuare a fare quello che sta facendo adesso, vivere ogni giorno al massimo. Tanto si gioca ogni tre giorni, il tempo per sognare è sempre poco”.

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