Spalletti su Ronaldo: “Me l’ha detto De Laurentiis”

Il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti, parla nella consueta conferenza stampa di vigilia, in vista del match contro la Fiorentina. La sfida – valida per il terzo turno di campionato – è in programma domani, alle ore 20:45, allo stadio Artemio Franchi.

Una vigilia tormentata sicuramente dalle voci di mercato sul possibile scambio tra gli azzurri e il Manchester United, con protagonisti Victor Osimhen e Cristiano Ronaldo. Ma c’è anche voglia di confermarsi dopo le due vittoriose prime uscite di campionato contro l’Hellas Verona e il Monza, per mantenersi a punteggio pieno.

Di seguito, quanto evidenziato dalla nostra redazione nel corso della conferenza del tecnico di Certaldo:

Ce la vedrebbe bene Ronaldo al Napoli? “Chiunque vorrebbe le maglie che ha indossato in tutte le squadre. Se avesse giocato anche nel Napoli… (ride, ndr). Se mi chiede se io allenerei volentieri Ronaldo, chiunque allenatore lo farebbe volentieri. Chi rinuncerebbe ad allenarlo? Se si va fuori quelli che sono gli spazi da riempire per voi, come ha detto il procuratore, non c’è nessuna trattativa. De Laurentiis mi ha detto che non ho ricevuto niente di vero. Si parla di restare il più realisti possibili: mancano pochi giorni alla fine del mercato e la vedo dura. Questo però è il mio pensiero, ma bisogna sentire la società e gli operatori di mercato. Osimhen è come sempre. Lui può essere scelto per un acquisto da grandi club. Questo rischio della distrazione con i calciatori come lui si corre sempre, perché sono calciatori top”.

Queste due partite le abbiamo vinte con quelli che avevamo. Sono sempre soddisfatto del mercato e dei giocatori a disposizione. Meret ha fatto due grandi partite, soprattutto la seconda. Abbiamo preso un portiere di riserva esperto e forte, per cui al momento siamo a posto”.

“Piu o meno la formazione di domani sarà la stessa delle prime due, poi ci sono diverse situazioni che permettono di avere più benzina ai nuovi arrivati. Allo stesso tempo abbiamo un numero di calciatori che ci permette di fare dei cambi anche quando le partite non sono ravvicinate. Raspadori puó essere scelto, si è allenato anche con la squadra precedente, quindi si tratta solo di valutazioni e di scelte”.

Differenze tra CR7 e Osimhen? “Penso che non sia uno scambio tra due calciatori, andrebbero acquistati entrambi. Quando si tratta di modi di giocare si parla di uno che le cose le risolve da solo, ha fatto piu gol e ha vinto piu champions. Il problema non sussiste nè con Osimhen e nè con Ronaldo”.

Su Ndombele: “Si è allenato un po’ a parte, ma è tra quelli che hanno fatto vedere di essere abbastanza in condizione nell’amichevole, i dati dicono questo e siamo contenti. Si vede la modernità del gioco, il rendersi conto subito di dov’è il vuoto e dove bisogna giocare palla, è uno che ci farà comodo”.


“La Fiorentina ormai fa parte di quel condominio di cui abbiamo parlato spesso, Italiano sa fare il suo lavoro in maniera perfetta, l’anno scorso ci hanno messo in difficoltà in tutte e 3 le gare che abbiamo giocato, ne hanno vinto un paio anche. Hanno impatto fisico, ti vengono addosso, per noi sarà fondamentale muovere la palla per creare spazi ed andare poi a prenderci vantaggi negli spazi che si creano, ma le squadre che fanno questo di solito hanno fisicità e un modo di marcare che non ti fa riconoscere quegli spazi, ma siamo in condizione, come loro che hanno meritatamente fatto risultato in Conference”.


“Da piccolo andavo sempre a vederla in Curva con gli amici, a sventolare le bandiere perché da bambino sono sempre stato tifoso viola, ho tantissimi amici lì, compreso quello che mi accomoda le biciclette e mi manda messaggi per prendermi in giro, c’è tutto. Sarà un’emozione tornarc
i”.

Su Fabian: “Se lei fosse un giocatore del Napoli, mi confronterei anche con lei. Sicuramente non sarà felicissimo, però poi nel confronto e nel dialogo ci siamo detti alcune cose ed è tutto in base a quella che è la volontà di chiunque. Gerarchie portieri? Durante la settimana si guarda quello che succede. Il portiere ormai in un calcio moderno è un ruolo come gli altri, che si può cambiare di partita in partita. Per quale motivo un calciatore per rendere deve fare cinque partita di fila per forza? “.

Cosa si aspetta a Firenze? “Quello che abbiamo già visto: giocare d’impatto, i miglioramenti in base all’impatto fisico, nel calcio moderno ci sarà qualche leggerezza in più perché nel continuo attaccare e difendere si vedrà qualche errore, colmato dall’impeto e dall’intervento singolo. Si corrono più rischi nel calcio attuale e si gioca a campo aperto, a sventagliare da una parte e dall’altra per poi andare a ricomporci velocemente, mi aspetto di vedere anche delle cose viste nelle due gare precedente”.

L’errore da evitare? “Ci siamo concessi distrazioni che poi ci sono costati i risultati, anche se poi abbiamo sviluppato la gara correttamente per larghi tratti, ma poi abbiamo pagato gli epoisodi, non dobbiamo permetterci questi episodi, ma restare accesi sempre, ancora di più. Sarà il particolare a fare la differenza”.

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