Verde da brividi: “Sogno la maglia del Napoli da bambino”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Daniele Verde, calciatore dello Spezia. Queste le sue parole: “Vincere il Puskas Award? Come viene la prendo. Se vedo un pallone in area la prendo al volo (ride, ndr). Nell’ultimo gol ho segnato di destro, non so neanche io come ho fatto”

Il sogno della maglia azzurra


Anche io mi chiedo perché per i napoletani è così difficile imporsi a Napoli, è un peccato perché ci sono tanti talenti che vanno via e per noi partenopei è un peccato sprecare un’opportunità del genere. Giocare davanti alla nostra gente e città sarebbe bellissimo
“Non credo manchi qualcosa per lo Scudetto, ma bisogna guardare anche altre squadre. Da napoletano non sono obiettivo, penso vada tutto bene, ma bisogna lottare e cercare di vincere. E’ una squadra che ha tanti giocatori e può variare con tutti coloro che sono in rosa. Bisogna avere tanta fortuna e crederci.
Vestire la maglia del Napoli? Non lo so, lo ripeto e l’ho sempre detto che giocare davanti alla mia città è qualcosa di spettacolare e unico. Il mio cuore è Azzurro, per la mia città non ci sarebbe un rifiuto. Allo Spezia sto benissimo, amo la città e mi godo le giocate
Il Napoli ha molte possibilità di vincere lo scudetto, è una squadra che gioca per questo. Non è una squadra che lotta per altri obiettivi, è il loro punto primario. La favorita? Per me tante, vicino al Napoli ci sono Inter e Milan, quindi ci sono tre/quattro squadre che possono giocarsela”.

Stadio Diego Armando Maradona Napoli – (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Il rapporto con Thiago Motta e i compagni


“Eravamo in tanti poi ci siamo ritrovati in pochi per infortuni e altro. Ho trovato difficoltà nell’approcciare una tipologia di allenamento con poca gente, poi ho trovato il mio posto.
Il mister cerca oltre la qualità anche di tirare fuori la quantità che in questo calcio bisogna metterla rispetto ai suoi anni. Prima c’era più qualità, ora bisogna correre e sacrificarsi e l’ho imparato negli ultimi anni per metterlo al servizio alla squadra”
La cosa più importante è quello di aiutare la squadra, c’è un bel feeling e sono contento di aiutarli mettendo la mia esperienza e gioco per aiutarli fino alla fine. Loro ovviamente devono aiutarmi a cercare la salvezza il prima possibile
“.

Daniele Verde – Spezia (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Le esperienze in Spagna e Grecia


In questo momento la differenza tra la Serie A e la Liga è la qualità: lì si gioca molto più a calcio senza guardare la tattica. C’è più divertimento sicuramente, la loro forza è quella di giocare a calcio e non pensare a niente. Questo mi ha spinto ad andare in Spagna.
Sul campionato greco? Le prime quattro squadre sono al vertice ed hanno un’esperienza diversa rispetto a quelle sotto, ma dovrebbero crescere un po’ seppur vivano il calcio in modo focoso, un po’ come qui nel Sud Italia. E’ una cosa bella, ma se dai tutto anche se sbagli la giocata per loro va bene”

Conclude poi raccontando un aneddoto su Ronaldo il fenomeno: “Tirai una punizione da 40 metri, lui mi applaudì. Mi emozionai, dopo che lo vedevo in tv e lui mi batteva le mani. Io vivo di questo. Non era Ronaldo in quel momento, era il Presidente e non faceva pesare il suo nome. Scherzavamo e parlavamo di tutto meno che di calcio: questo ci ha spinto fino alla salvezza, divertirci ogni giorno”.

Home » Ultim'ora sul Calcio Napoli, le news » Verde da brividi: “Sogno la maglia del Napoli da bambino”

Impostazioni privacy