“Dybala, vai al Napoli!”: il consiglio all’argentino

Gaetano Miccichè, vicepresidente del Palermo, è intervenuto nel corso della trasmissione Punto Nuovo Sport Show a Radio Punto Nuovo, per ricordare l’ex presidente rosanero deceduto questa mattina, Maurizio Zamparini, e commentare la stagione del Napoli in corso.

Il ricordo di Zamparini

“Questa mattina un bruttissimo risveglio, ci ha lasciato un grande amico con cui ho passato anni indimenticabili non solo nell’ambito calcistico, ma anche personale. La figura di Zamparini è quasi irripetibile, chissà quanti decenni passeranno per trovare un presidente così emotivamente coinvolto, ha investito di tasca sua cifre importanti. Difficile trovare qualcuno che porti il Palermo a quei livelli: Champions sfiorata, finale di Coppa Italia, che manda ai Mondiali cinque calciatori che giocano titolari in Nazionale.

Ricordo con emozione l’arrivo di Pastore al primo allenamento, voluto prepotentemente da Zamparini e acquistato da Sabatini: allenamento nel pomeriggio, si vede già che ha qualcosa di particolare, Zamparini si commuove e si mette a piangere. Quella è stata una scena indimenticabile, un uomo che si commuove nel vedere il grande giocatore che lui aveva voluto fortemente. Purtoppo il Palermo non è raggiunto la Champions. Un anno la raggiungemmo pure, però nell’anno delle penalizzazioni al Milan venne tolto un punto in meno per evitare che ci andasse il Palermo in Champions. Zamparini era uno che si batteva per i diritti paritari, si faceva sentire per i diritti televisivi perché lui voleva che i parametri fossero più equi, che venissero rispettate le società medio-piccole, come avviene in Inghilterra. Ho vissuto 13 anni a stretto contatto con il presidente Zamparini, oltre ad essere un rivoluzionario era anche un innovatore. L’avessero lasciato lavorare avrebbe portato solo benefici nel calcio.

dybala
Paulo Dybala – Juventus

L’amore per il Napoli e i retroscena su Dybala e Pastore

“Era innamorato delle squadre del sud, amava tanto Napoli e il Napoli. Dybala fu molto vicino al vestire l’azzurro, lo furono molti giocatori del Palermo. Anche Pastore, ci fu un momento in cui ce lo chiese il Napoli. Poi però la richiesta del PSG fu considerata obiettivamente migliore. Oggi per Dybala sarebbe importante andare in una squadra come il Napoli perché ha bisogno del calore della tifoseria, affetto, proprio quello che dà una società meridionale. Oggi consiglierei a Dybala di andare al Napoli. Alla Juve non è rispettato, non è veramente amato, lui ha bisogno di tutt’altro ambiente. A Palermo era ‘u picciriddu, amato da tutta la città. Il pubblico lo adorava e faceva la differenza. Cosa che non accade a Torino, dove non è amato e rispettato come dovrebbe e che ritroverebbe se andasse al Napoli”

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