Spalletti in conferenza: “Non ci importa cosa fanno le altre squadre! Insigne? Vi svelo come sta”

In vista del match in programma domani tra Napoli e Bologna è intervenuto in conferenza stampa Luciano Spalletti proprio per parlare della partita che attende gli azzurri. Queste le dichiarazioni del tecnico partenopeo:

Conferenza Luciano Spalletti

Insigne sta bene, non ha dato sintomi di nessun genere. In questa settimana ha fatto rivedere il suo marchio di fabbrica e le sue grandi giocate. Domani bisogna cercare di vincere per continuare a dare un senso al nostro campionato e per farlo bisogna vincere le partite. Il Bologna è una squadra che non si arrende mai, basta vedere l’ultima partita disputata contro il Milan dove avevano rimontato due reti e hanno tenuto quasi fino alla fine in 9 contro 11, meritavano un risultato diverso già contro il Milan”.

“Quando ci sono tempi così ristretti solitamente si rischia di essere pesanti, quando invece ci sono settimane a disposizione solitamente i calciatori si allenano anche sulle piccole cose che vogliono migliorare. In questo momento con tanti impegni insieme non è possibile soffermarsi a fare altro”.

“La vittoria del Milan è uno stimolo in più, non una pressione. A questo punto della stagione se stiamo facendo bene o male devono dircelo le nostre prestazioni e non i risultati delle nostre avversarie. Dobbiamo cercare sempre di mettere in difficoltà le altre squadre, bisogna avere conoscenze e soprattutto metterle in pratica. Se le altre squadre vincono o perdono a noi non deve interessare”.

Espulsione con la Roma? Riesco a parlare tranquillamente con il quarto uomo che si trova nei pressi della panchina. Ad inizio stagione ho detto che lamentarsi è da sfigati, lo è anche quando una decisione dell’arbitro sempre sfavorevole. Io non sono stato né ironico né irrispettoso, se poi il mio modo di parlargli gli ha fatto credere altro sta a me modificare per evitare episodi sfortunati come questo. Io non volevo andare a finire lì. Bisogna star zitti e lavorare meglio”.

“Le società dovrebbero organizzarsi ad avere un professionista che si occupa della chiamata individuale al VAR. Ci vuole una figura che si prende la responsabilità di usare la chiamata nelle situazioni in cui è necessario che questa avvenga. Chi mi assicura che una singola chiamata di una squadra sia quella giusta? Le cose in una partita di calcio succedono velocemente, ci vorrebbe un ex arbitro che sa quando è il momento giusto“.

“Il criterio è sempre lo stesso, quello di far giocare il più possibile tutti gli attaccanti che ho. Se un difensore si ritrova davanti trenta minuti Lozano e per sessanta Politano, sicuramente sono due partite diverse quelle che affronta il difensore”

“Bologna? Se li ammucchi diventa più facile andarli a pressare e per loro è più difficile ricostruire. Nelle ultime partite hanno più sostanza, gli esterni debbono adattarsi a seconda punta. Bisognerà fare una grande partita”

“Sono queste partite ravvicinate dove hai un po’ di timore nel voler far giocare qualcuno che ti mettono dinanzi a delle scelte su chi schierare. Le partite sono così, tutti hanno tante gare e la bravura sta nel distribuirle al meglio. Abbiamo la squadra adatta per andare ad affrontare queste sfide. Bisogna elogiare il lavoro della società che se oggi si dicono determinate cose su questa squadra è perché la società ha reso possibile tutto questo negli anni”.

“Coppa Maradona? Il presidente so che sta organizzando delle cose. Credo sia giusto non partecipare a questa competizione proprio per il discorso relativo ai tanti impegni. Come sarà giusto partecipare a qualsiasi altra manifestazione invece in onore di Diego”.

“In Serie A si fischiano abbastanza falli, se non sbaglio nell’ultima gara giocata in casa è stata quella con il minor tempo effettivo di gioco disputato in tutto il campionato. Tutti i club hanno dei calciatori in squadra che vorrebbero tutelare. Ormai c’è la tendenza a marcare a uomo e con i tanti duelli individuali che si verificano anche Osimhen deve sapere che lui ne riceverà sempre più degli altri. Ha capito come deve comportarsi e a noi va bene così!”.

“Mertens ha voglia di giocare, ogni volta che lo chiamo è già dove voglio. Chi ci sarà domani in panchina?

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