Spalletti: “Con lo Spartak faremo 3/4 cambi. Napoli ambiente giusto per Lozano e Osimhen”

Conferenza stampa dell’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, in preparazione alla prima partita casalinga di questi gironi di Europa League, contro lo Spartak Mosca. Di seguito le sue parole:

“Dare continuità a questo migliorare qualcosa partita dopo partita. Se si prende in esame l’ultima disputata, queste cinque sostituzioni hanno allungato la vita alla partita di calcio, per essere al sicuro bisogna fare tre gol, ora con le sostituzioni non si è mai al sicuro. Con lo spazio che abbiamo avuto di attaccare la linea difensiva del Cagliari che cercava di recuperare, ci erano capitate situazioni da sfruttare, ne abbiamo anche parlato in squadra”.

“Media gol partita Serie A? È un lavoro costante degli allenatori giovani che abbiamo, tentano di avvicinarlo il più possibile a quello che è il calcio europeo. Si pressa alto, si prova a partire dal basso, ciò permette di segnare più gol. Aiuta mettere 4/5 giocatori offensivi negli ultimi 20 minuti, le loro giocate e la loro freschezza possono decidere le partite”.

Lozano? È una persona squisita, ma qui dentro tutti hanno queste caratteristiche, si trova benissimo. Ha un pochino ritardato a causa dell’incidente il suo mettersi in condizione. Lo vedo molto motivato e sorridente, poi come Osimhen lo vedo nell’ambiente giusto, Napoli è l’ambiente giusto per loro“.

Infortunati? “Li vedo bene. Sono stati fatti degli allenamenti personalizzati perché Sinatti è un preparatore attento ai dettagli. La disponibilità dei calciatori stessi fa la completezza della situazione. Quando sei lì da solo, non ti vede nessuno, non ci sono le telecamere prendere e fare quello che devi è più difficile. Qui invece si riesce a far bene anche quella parte un po’ più nascosta, che poi è quella che fa la differenza”.

“Per domani tutti pronti, ci dispiace aver lasciato fuori Ghoulam. Dovevamo lasciarne uno fuori e lui era infortunato in quel momento. Nei pensieri di poter non andare a prendere un terzino sinistro, c’era questa predisposizione ad aspettare lui. È un uomo squadra, sa dettare i tempi di tutto il gruppo. Quando hai giocatori così che allenano in campo il mio lavoro diventa più facile”.

“Sia Napoli che il Napoli stanno benissimo, questo contatto diretto rende più facile acchiappare quelle sensazioni che ti fanno i rapporti umani ravvicinati. Per quanto mi riguarda cambia poco, quando sono entrato la prima volta al Maradona il mio cuore l’ha visto pieno e sentivo i tifosi napoletani, legatissimi a questa squadra”.

“Io sto bene quando finisce la partita e abbiamo vinto, il resto non riesco a dirti molto. È vero sono un po’ contadino, e per noi sognare non è mai prudente, si va a guardare il raccolto di domani, inutile fare sogni sui raccolti futuri. Si pensa a quello che è il domani, ciò che possiamo raccogliere, domenica è un po’ più in là e non sappiamo cosa succederà in questi giorni. I contadini sono saggi alle volte”.

Turnover domani? Le partite sono anche un po’ in funzione di quella successiva. Quei 3/4 calciatori che possiamo risparmiare per la successiva verranno fatti riposare, 3/4/4,5… (ride)”.

“Confidenza bisogna averla, bisogna dirsi le cose in maniera libera. Se c’è qualcuno che ha una soluzione in più può dirla, e se è corretta andiamo ad eseguirla. Intelligente è colui che dice cose intelligenti, non è per forza l’allenatore. L’importante è che non ci sia presunzione, bisogna mettersi tutti a disposizione e fare quello che c’è da fare, come diceva il capitano. Nei gol non presi c’è solo la bravura della difesa, ma anche il ritorno dei vari Insigne che aiutano a difendere. Bisogna rendersi disponibili, non stare la a un chilometro, bisogna farsi trovare facilmente, essere dentro la squadra”.

“Lo Spartak ha perso la prima partita in casa, potrebbero sembrare una squadra doma, ma non lo è. Hanno perso, come diceva Insigne, una partita che dovevano vincere. Hanno preso un gol che non era da prendere, strano, con una palla che non è uscita sul lato dopo 20 metri. Se perdono anche questa sono fuori, quindi per loro è ancora più importante. Poi in Russia ci tengono a queste competizioni, specialmente quando contro ci sono squadre europee, italiane, importanti. Lottano più di chiunque altro, oltre ad avere allenatori che arrivano da ovunque e portano diversi insegnamenti. Non si va solo per qualità ma anche per impatto fisico contro di loro”.

I segreti della difesa sono i movimenti di squadra, i difensori devono pensare di portacela fare da soli contro tutti gli altri 11, però è l’atteggiamento della squadra a fare la differenza”.

Leicester? La squadra ha reagito in maniera corretta, è stata bene in campo nonostante il risultato, non si è fatta sopraffare. Quello che è il carattere e la mentalità diventa fondamentale, dobbiamo arrivare al punto di pensare che ogni volta che arriviamo in campo possiamo e dobbiamo uscirne vittoriosi“.

Cannavaro? Io e Fabio siamo molto amici, ci siamo sentiti anche quando era in Cina. Quando ho avuto il piacere di conoscerlo è stato come il raggiungimento di un obbiettivo, per ora però a cena non mi ha invitato”.

“Padel? Sono scarso a qualsiasi gioco ma gioco un po’ a tutto, non mi basta mai il tempo, mi garba però. Piace a tutti perché la pallina ti viene a cercare, è l’unico gioco, la comodità piace a tutti!”

“Un caro saluto a tutti i miei amici russi! (in russo)”.

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