De Zerbi al Napoli: perché sì, perché no!

DE ZERBI NAPOLI – In queste ultime ore è scattato il totoallenatore sui social: il Napoli, pur essendo a meno nove punti dalla vetta (con una partita in meno da disputare contro la Juventus, diretta concorrente), viene fortemente messo in discussione dai tifosi per la sua altalenanza nelle prestazioni.

D’altronde, quest’anno particolare sta turbando gli animi anche in altre squadre: gli esoneri di Giampaolo, Iachini, Maran e la messa alla gogna a Roma – sponda giallorossa – di Fonseca, ne sono la prova e, il Napoli, non si discosta di molto da questa ideologia che cambiare sia la scelta migliore.

De Zerbi Napoli: perché sì

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Roberto De Zerbi

Roberto De Zerbi è uno dei nomi caldi (per giugno) per sopperire alla separazione che forse arriverà a fine stagione fra Napoli e Gennaro Gattuso. Il profilo del tecnico neroverde è tra i più visionati dalla dirigenza partenopea, assieme a quello di Ivan Juric e Vincenzo Italiano. Un po’ più in basso nelle gerarchie, nelle vesti da mister, troviamo Rafa Benitez (che il Napoli chiamerebbe volentieri per affidargli un ruolo nella dirigenza).

Perché Roberto De Zerbi convince così tanto la dirigenza partenopea? Il tecnico bresciano conosce l’ambiente Napoli: da giocatore ha vestito la maglia azzurra dal 2006 al 2008 mettendo a segno tre reti in trentatré presenze. De Zerbi farà poi ritorno nella stagione 2009/10 all’ombra del Vesuvio collezionando, di fatto, zero presenze.

Da allenatore, Roberto De Zerbi sta convincendo tutti: dapprima a Benevento, non riuscendo purtroppo a salvare i sanniti dalla retrocessione, più per colpe imputabili ai predecessori che a lui. Il suo Sassuolo, invece, ai giorni nostri, sta letteralmente stupendo per gioco, idee, pur non avendo sempre avuto a disposizione le sue pedine importanti (vedasi la trasferta di Napoli in cui senza Caputo e Berardi i neroverdi hanno battuto i partenopei portando a casa i tre punti). Gli emiliani, inoltre, sono a meno 6 punti dalla zona UEFA.

Il tecnico bresciano piace molto al Napoli perché riesce a valorizzare i giocatori attualmente presenti in rosa: la crescita esponenziale di Berardi, Locatelli, Maxime Lopez, Filip Djuricic, ne sono la prova. Come stile di gioco, inoltre, De Zerbi predilige moduli alla portata dei giocatori del Napoli: il ben noto 4-3-3 ed il 4-2-3-1. Talvolta ha anche adottato una difesa a tre.

De Zerbi Napoli: perché no

Se da un lato troviamo tutti i pro per poter volere il cambio di rotta da giugno ed avviare un nuovo ciclo, dall’altra parte c’è il Napoli. La posizione del club è stata chiara: fiducia totale a Gennaro Gattuso! Le ultime dichiarazioni del tecnico partenopeo possono non essere piaciute alla dirigenza, che però, per il momento, non ha alcun motivo per invertire la rotta a stagione in corso.

Il Napoli è pur sempre a meno nove punti dalla vetta della classifica occupata dal Milan di Stefano Pioli, ha una partita in meno da giocare contro la Juventus a data da destinarsi, è approdata alle semifinali di Coppa Italia e ai sedicesimi di UEFA Europa League.

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La squadra è con Gattuso! Tutti i giocatori, o comunque la maggior parte, si sono schierati dalla parte del tecnico di Corigliano Calabro. Lo stesso Rino, inoltre, non ha intenzioni di rassegnare le dimissioni (come da volontà di ADL).

Esonerare Gattuso a fine stagione per prendere Roberto De Zerbi, inoltre, rischierebbe di essere il passo più lungo della gamba che la gestione De Laurentiis deve assolutamente scongiurare dopo gli esoneri di Sarri ed Ancelotti.

Ci sono, quindi, tutti i presupposti per compiere una scelta oculata, non invertire la rotta a stagione in corso e, se Gattuso dovesse centrare gli obiettivi stagionali, di continuare questo matrimonio senza sciogliere accordi e cercare di non convolare a nuove nozze.

Matteo Grassi

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