“End police brutality”, esultanza impegnata di Osimhen: cosa succede in Nigeria?

Esultanza Osimhen

Cosa significa l’esultanza di Osimhen? Se lo sono chiesti in tanti, ieri, quando Victor Osimhen ha segnato il suo primo goal con la maglia del Napoli contro l’Atalanta. Ha preso caparbiamente posizione contro Palomino, andato a vuoto, ha controllato, si è girato e non ci ha pensato due volte. Il destro dalla distanza, in caduta, s’è insaccato nell’angolino. Primo goal italiano che sa di liberazione, per chi finora ne aveva fatti fare tanti e messi a segno zero. Ma Osimhen è una forza della natura, spazza via fisicamente e atleticamente le difese, tiene palla, sfodera passaggi chiave e dà profondità. E, finalmente, segna.

ESULTANZA OSIMHEN, COSA SIGNIFICA LA SCRITTA SULLA MAGLIA

Ciò che colpisce di più però è proprio l’esultanza. Dopo aver trafitto dalla distanza Sportiello, Osimhen si è fiondato su Gattuso per un abbraccio quasi commovente. E poi ancora ha sventolato una maglia con una scritta chiarissima, pur con una calligrafia non perfetta: “End police brutality in Nigeria”, basta con la brutalità della polizia in Nigeria. La notizia nel Belpaese è passata in sordina, impegnati come siamo a fronteggiare una seconda ondata di Covid-19.

esultanza osimhen

Ma in Nigeria sono giorni di dura protesta: la gente scende in piazza per protestare contro la SARS, la Squadra speciale anti-rapina della polizia nigeriana. È partito tutto da un video girato sui social che ritraeva i soprusi di alcune uniformi. Le testimonianze si sono rapidamente moltiplicate. Abusi, soprusi, estorsioni da organizzazione criminale. Pestaggi e minacce, anche ai medici in prima linea contro il virus. Oltre agli arresti arbitrari. Una donna ha raccontato di essere stata arrestata e minacciata senza alcun pretesto, portata in un reparto covid di un ospedale e costretta a sdraiarsi a terra.

POLIZIA NIGERIANA, CRIMINI ED ESTORSIONI: COSA SUCCEDE A LAGOS

Il governo nigeriano ha preso il primo significativo provvedimento: la SARS è stata sciolta, ma la gente continua a scendere in strada per chiedere una riforma radicale delle forze dell’ordine. I dati della National Human Rights Commission sono significativi: nelle prime due settimane di marzo, le forze dell’ordine hanno ucciso 18 persone per far rispettare le norme anti-covid. Il virus 12.

Dieci persone invece sono morte nel corso delle proteste delle ultime settimane. Anche Victor Osimhen, malgrado la giovane età, partecipa da lontano alla protesta. Il suo messaggio è chiaro e diretto e arriva in una nazione per ora distante dal problema. Partecipa anche Simy Nwanko, attaccante del Crotone che ha esposto la stessa maglietta dopo il goal alla Juventus. Sui social invece spopolano due hashtag: #endpolicebrutalityinNigeria e #endSARS.

Vittorio Perrone

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