Zeman chiarisce: “Non devo chiedere scusa a nessuno. Ho difeso l’Atalanta, ma hanno capito il contrario. Sul Napoli…”

Zdeněk Zeman, ex allenatore tra gli altri, anche del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Kiss Kiss, dove ha parlato delle sue dichiarazioni sull’Atalanta, sulla prossima sfida tra azzurri e la Dea e della sua avventura partenopea, tanti anni fa.

Ecco le sue parole:

“Napoli rigenerato? Sicuramente è merito di Gattuso, ha rimesso a posto le cose dopo che internamente non erano buone.

Insigne? Il problema suo è che un giorno è bravo e un giorno è criticato. Il valore di un giocatore non lo dà 1-2 partite, tutte le qualità che ha non le ha fatte vedere solo a napoli, gli auguro di avere sempre prestazioni positive, come tutta la squadra.

Atalanta? Non ho detto quello che pensano loro. Stranamente visto il periodo di Coronavirus che ha colpito la città. Loro si allenano quando le altre non si allenano. Loro si allenano fino al limite, cosa che non fanno le altre. La città più colpita dal Covid-19 ha reagito meglio delle altre.

Preparatore? Non lo sapevo che era quello della Juventus. Non volevo dire con questo intento. Speculo? È proprio il contrario di quello che ho detto.

Impegno difficile per il Napoli? Si, anche se sono le due squadre che stanno giocando meglio. Le altre non riescono ancora a giocare come prima. Non ci sono molte partite belle da vedere, Atalanta e Napoli riescono a farlo.

Scusa alla città di Bergamo? Non devo chiedere scusa a nessuno, semmai difendevo l’Atalanta come squadra e città per quello che è successo.

Sfida con gol? Si, certamente. L’Atalanta gioca molto offensiva rischiando anche i contropiedi. Spero che sia una bella partita da vedere e gustarsi, vedere anche gol.

Champions League? in questo momento possono fare strada. In generale, in Italia, a parte loro due, non si gioca gran calcio, ma lo stesso succede anche in Germania e Spagna. Non sono partite con grandi ritmi e grande applicazione, quindi, penso che hanno possibilità se continuano con questo ritmo, anche se sarà difficile perché si gioca troppo spesso, ma è la stessa cosa anche da altre parti.

Esonero a Napoli? Io sono convinto che avrei salvato quella squadra. La rosa non era da retrocessione. A Perugia ci rubarono perché il rigore non c’era. Il campionato era iniziato tardi, mancava Jankulovski che era importante e non siamo riusciti a coprire quel ruolo, ma c’erano altri problemi all’interno”.

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