Il Mattino ha riportato, all’interno dell’edizione odierna, un retroscena sull’Assemblea di Lega che si è tenuta nella giornata di ieri. Il protagonista è il patron azzurro Aurelio De Laurentiis. Di seguito quanto evidenziato dalla nostra redazione:
“Il coronavirus ha costretto il mondo intero ad affrontare una crisi senza precedenti”. Inizia così la nota ufficiale della Lega Calcio. Quando però il presidente Dal Pino e l’amministratore delegato De Siervo volevano inserire all’interno del documento anche le cifre della crisi che ha investito il mondo del calcio, De Laurentiis ha sbottato. Come riportato da Il Mattino, il patron azzurro ha esclamato tutto il suo disappunto: “Perché dobbiamo far sapere i fatti nostri? Che senso ha certificare queste perdite? Perchè sponsor, fornitori e tifosi devono conoscere queste perdite?”. Dopo questa sfuriata il presidente del Napoli ha minacciato di non firmare il documento e di non prendere più parte alle future assemblee.
De Laurentiis ha ricevuto l’appoggio di un po’ tutti i presidenti di Serie A e le cifre sono poi sparite dal comunicato ufficiale della Lega Serie A. Adesso il Napoli, così come gli altri club, procederà alla comunicazione dei tagli. In particolare si inizierà dalle due mensilità minime: marzo e aprile.
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport inoltre, Insieme a De Laurentiis anche Lotito avrebbe criticato aspramente l’idea iniziale di inserire le perdite all’interno del documento ufficiale. I due presidenti ritenevano che inserire le cifre avrebbe favorito i calciatori nella trattativa per i tagli agli stipendi. Nel caso di De Laurentiis inoltre, pubblicare delle cifre ufficiali avrebbe potuto favorire i calciatori nella causa per la multa dopo il mancato ritiro di novembre.
Il quotidiano Repubblica all’interno dell’edizione odierna ha aggiunto ulteriori dettagli allo sfogo del presidente De Laurentiis all’Assemblea di Lega. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:
“Rendere pubbliche le cifre del deficit sarebbe controproducente nei confronti degli sponsor, non costringetemi a ritirare la squadra…”