Galli: “Molti pazienti hanno avuto disturbi al gusto e l’olfatto, usate le mascherine anche in casa”

L’edizione odierna de La Repubblica – Milano, ha concesso una lunga intervista al Prof. Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, diventato famoso in Campania per la polemica di alcune settimane fa contro il Prof. Ascierto: oncologo dell’Istituto Nazionale Tumori Pascale di Napoli.
Qui la notizia in merito alla polemica tra i due esperti ed il successivo appello della SSC Napoli.

Nel frattempo, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione nella lunga intervista concessa al Prof. Galli:
Coronavirus? Ventuno dei pazienti studiati hanno avuto disturbi importanti del gusto e dell’olfatto a diversi livelli d’intensità, un terzo. I risultati di questo studio parlano di pazienti ricoverati con una storia di malattia pesante e degenze lunghe. Ma io stesso come altri sto ricevendo in questi giorni decine di mail e telefonate: “All’improvviso non sento più i sapori – mi sento dire – mi devo preoccupare?” Persone che in molti casi non hanno altri sintomi se non questo. Oppure hanno avuto la febbre e poi mi dicono “alla fine ho perso il gusto e l’olfatto ma ora sto bene”. Se non c’è un tampone che ce lo dice non abbiamo certezza (del virus, ndr). C’è una piccola epidemia parallela in corso che colpisce gusto ed olfatto? Trovo molto difficile che le due cose siano collegate. L’impressione è che possa esserci un andamento tutto sommato mite della malattia, con questi disturbi che spesso si manifestano alla fine e passano in tempi ragionevoli.”

Considerando l’elevato numero di persone positive con sintomi lievi in isolamento casalingo, il medico ha espressamente dichiarato che chi ha sintomi: “Deve considerarsi come una persona che ha l’infezione, è molto importante. Evitando quindi qualsiasi tipo di contatto stretto con il resto della propria famiglia, indossando la mascherina anche dentro casa per i contatti indispensabili. Se non c’è la possibilità di usare un bagno in via esclusiva, la sua pulizia deve essere accuratissima”.

Una recente scoperta poi – avverte il medico – fa scattare ancor di più il campanello d’allarme: “Nelle urine il virus sembra non esserci ma nelle feci sì. Quindi tutte le volte che si tira lo sciacquone bisogna farlo con lo sportello chiuso o si rischia l’effetto aerosol per chi entra dopo. Bisogna disinfettare tutto all’interno e all’esterno”.

Insomma: oltre all’igiene personale, bisogna badare anche a dei fattori di rischio che tutti noi, inconsciamente potremmo trovarci a sorvolare.

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