Paparesta: “Gli arbitri non devono chiudersi, anzi dovrebbero spiegare le loro decisioni! Challenge? Sono favorevole”

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello è intervenuto Gianluca Paparesta, ex arbitro:

“VAR molto utile, ma non vuol dire che deve essere immune alle polemiche. Il challange è un supporto tecnologico importantissimo ed è per questo che sarebbe il benvenuto. È sicuramente positivo dare una possibilità del genere agli allenatori, ma superflua se il VAR funzionasse bene. Già viene visionato ogni episodio, ma il problema è che a volte – per diversi motivi – non c’è l’on field rievew. Sarebbe opportuno che si utilizzasse meglio il protocollo VAR, ma se questo si verifica sempre meno, è giusto apportare ulteriori miglioramenti con la tecnologia”.

A tutte le innovazioni c’è sempre qualcuno contrario, ma alla fine risultano sempre una medaglia alla Federazione italiana. Livello arbitrale basso? Questo è un fatto che bisognerebbe chiedere ai vertici dell’AIA. C’è stato un cambio generazionale, oggi c’è l’opportunità di far crescere giovani arbitri anche con la tecnologia, il che può essere d’aiuto. Quando sono stato candidato a presidente Lega Serie B avevo proposto l’unione delle due classi arbitrali e il supporto della tecnologia. Quarto mandato Nicchi? Una scelta che deve essere fatta nell’AIA. È opportuno in ogni settore avere ricambi. Ho fatto le mie esperienze, ho avuto la fortuna di vestire diversi ruoli e capire che l’arbitro non deve essere il protagonista del calcio, ma una componente che permette ai giocatori di far defluire il gioco. È inutile che gli arbitri si chiudono, basterebbe spiegare le proprie decisioni per mettere a tacere le polemiche, penso all’ultimo caso di Milik“.

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